Una nuova e affascinante specie di squalo è stata scoperta recentemente negli abissi della Nuova Zelanda, una scoperta che sta entusiasmando i biologi marini. Harriotta avia, questo il nome scientifico conferito alla specie, ha un muso lungo e stretto, il corpo è lungo e sottile, ha occhi grandi e le pinne pettorali molto lunghe e larghe. Questi pesci sono comunemente detti anche “squali fantasma” a causa del loro corpo semitrasparente. Questi animali, noti anche come chimere, sono parenti antichi degli squali e delle razze, appartenenti a una linea evolutiva di pesci cartilaginei che risale a oltre 400 milioni di anni fa. Gli squali fantasma vivono nelle oscure profondità marine, un ambiente remoto e poco esplorato, il che rende ogni nuova scoperta particolarmente significativa. Questa nuova specie è stata individuata grazie a una missione scientifica che aveva lo scopo di monitorare le creature abissali nei mari della Nuova Zelanda. La scoperta è stata possibile grazie all'uso di tecnologie avanzate come robot sottomarini e droni che esplorano le profondità oceaniche, dove la vita rimane in gran parte un mistero. Gli esperti sperano che ulteriori studi possano fornire maggiori informazioni sul comportamento, l'ecologia e l'evoluzione di queste misteriose creature. In particolare, ci si interroga sul ruolo che questi animali svolgono all'interno degli ecosistemi profondi e su come siano riusciti a sopravvivere in ambienti estremi, praticamente invariati da milioni di anni. La scoperta mostra quanto siano ancora sconosciuti gli abissi oceanici e quanto sia cruciale continuare a esplorarli. Ogni nuova specie individuata, come questo squalo fantasma, apre una finestra su un mondo nascosto e ricco di biodiversità, ma ancora largamente inesplorato.