Il Mar Mediterraneo si trova ad affrontare una nuova e coloratissima minaccia con un nome molto buffo: il vermocane, detto anche verme di fuoco, noto scientificamente come Hermodice carunculata. Questo verme marino, già presente nel Mediterraneo, ha conosciuto una proliferazione massiccia negli ultimi anni a causa del riscaldamento del mare dovuto al cambiamento climatico. Il vermocane sta destando alcune preoccupazioni per le sue ripercussioni sull'ecosistema e sulla salute pubblica.
Il vermocane, lungo dai 10 ai 30 cm, si distingue per il suo corpo segmentato dai colori vivaci, che variano dall'arancione al rosso, fino al viola. La sua arma principale sono le numerose setole urticanti che ricoprono il corpo: se disturbato o maneggiato, il verme rilascia queste setole, provocando un intenso dolore, bruciore, prurito e irritazione cutanea. In casi rari, possono verificarsi reazioni allergiche severe. La massiccia presenza del verme di fuoco rappresenta una minaccia per l'equilibrio del delicato ecosistema marino mediterraneo. Il vermocane è sia uno spazzino, sia un predatore. Si nutre di animali morti ma è anche un abile cacciatore di pesci, molluschi e crostacei. Provoca danni alla pesca perché aggredisce i pesci catturati nelle reti, preda facilissima perché incapace di scappare. Se ne vedi uno mentre fai il bagno al mare non toccarlo ma limitati a osservarlo perché, anche se molti lo trovano ripugnante, in realtà è un animale molto bello!