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Morsi e punture ai metalli pesanti

09 settembre 2024
1 min di lettura
09 settembre 2024
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Un nuovo studio rivela come ragni, formiche e altri piccoli animali sfruttino i metalli pesanti per aumentare la potenza del loro morso, rendendoli capaci di imprese sorprendenti per la loro dimensione. Questa scoperta potrebbe ispirare lo sviluppo di nuovi materiali ultra-resistenti per applicazioni in diversi settori. Il fisico Robert Schofield dell'Università dell'Oregon, incuriosito dalla forza di creature come zecche, formiche e scorpioni, ha indagato il segreto della loro potenza. La risposta, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, risiede nella struttura atomica degli strumenti di questi animali, come zanne, mandibole e pungiglioni.  Già si sapeva che queste strutture contengono elevate quantità di metalli pesanti come zinco, rame e manganese, fino al 20% del loro peso in alcune specie. La novità dello studio è la scoperta di come questi metalli interagiscono con le proteine, creando un materiale composito resistente e duraturo chiamato "biomateriale con metalli pesanti".

Oltre alla resistenza, questi biomateriali offrono un vantaggio in termini di efficienza energetica. Le formiche, ad esempio, risparmiano il 60% di energia durante il taglio delle foglie grazie a questa struttura.  La scoperta di questo meccanismo apre nuove prospettive per l'ingegneria dei materiali. L'imitazione di questa struttura atomica, combinando proteine e metalli pesanti, potrebbe portare allo sviluppo di prodotti leggeri, robusti e resistenti all'usura. Questo studio dimostra ancora una volta come la natura offra soluzioni innovative che possono ispirare la scienza e la tecnologia.