Circa vent'anni fa, gli archeologi hanno scoperto una misteriosa sostanza bianca sulle mummie della necropoli di Xiaohe, nel bacino del Tarim, in Cina. Un recente studio ha identificato questa sostanza come il formaggio più antico del mondo, risalente a circa 3.600 anni fa. Utilizzando l'analisi del DNA, gli archeologi hanno determinato che la sostanza bianca era un tipo di formaggio kefir, il più antico campione di formaggio conosciuto al mondo. Il kefir è una specie formaggio fresco fermentato a base di latte e originario del Caucaso Settentrionale, in Russia. Si ottiene aggiungendo al latte i "grani di kefir", una combinazione di batteri e lieviti che fermentano il lattosio, lo zucchero del latte, trasformandolo in una bevanda leggermente acida e frizzante. Il formaggio spalmato sulle mummie è stato prodotto con latte di mucca e capra e conteneva gli stessi batteri e specie di muffe e lieviti presenti nei grani di kefir moderni. La scoperta è molto interessante, non solo perché rappresenta una stranezza archeologica, ma anche perché getta una nuova luce sull’origine di questo formaggio. Forse non era originario del Caucaso, come si è sempre creduto, ma era già conosciuto in Cina, prodotto e consumato nella regione dello Xinjiang durante l'età del bronzo. La presenza del formaggio in dieci tombe suggerisce che fosse una risorsa preziosa per queste persone, una specie di dono da offrire ai defunti. Ma per quale motivo chi ha preparato le mummie le ha cosparse di formaggio? Il kefir è ricco di probiotici, proteine e vitamine, ed è noto per i suoi benefici per la salute intestinale e il sistema immunitario. È simile allo yogurt, ma ha una consistenza più liquida e una maggiore varietà di microrganismi benefici. Ma i benefici certamente non riguardavano le mummie.