Il recente ritrovamento del dodecaedro metallico di epoca romana a Norton Disney, in Inghilterra, ha acceso i riflettori su un oggetto tanto affascinante quanto misterioso. La sua funzione originaria rimane ancora avvolta nel mistero, alimentando ipotesi e teorie tra gli archeologi. A cosa serviva il dodecaedro? Ci sono diverse ipotesi.
Era uno strumento di misurazione: la forma regolare del dodecaedro e le sue precise incisioni hanno portato alcuni studiosi a ipotizzare un suo utilizzo come strumento di misurazione per calcoli astronomici o per la navigazione.
Era una specie di dado da gioco. Altri studiosi ipotizzano che il dodecaedro potesse essere utilizzato come un dado da gioco complesso, con un numero di facce maggiore rispetto ai tradizionali dadi romani. L'assenza di simboli o numeri sulle facce, tuttavia, rende questa ipotesi meno probabile.
Era un oggetto rituale o religioso. Non si esclude che il dodecaedro avesse un significato simbolico o religioso, utilizzato in riti propiziatori o come oggetto di devozione verso specifiche divinità.
Il dodecaedro di Norton Disney si inserisce nel più ampio contesto di ritrovamenti di oggetti simili in diverse zone dell'Impero Romano, soprattutto in contesti militari. La sua datazione, che lo colloca tra il I e il IV secolo d.C., permette di ipotizzare un utilizzo da parte delle legioni romane durante le loro campagne militari in Britannia. Ulteriori ricerche archeologiche e analisi scientifiche, come la spettroscopia e la radiografia, potrebbero fornire nuovi indizi per svelare il segreto di questo affascinante oggetto. L'analisi del materiale di cui è composto e il confronto con altri reperti simili, potrebbero aiutare a restringere il campo delle ipotesi e a delineare un quadro più chiaro del suo utilizzo.