Nel cuore della Grotta di Vanguard, a Gibilterra, gli archeologi hanno rinvenuto una straordinaria struttura utilizzata dai Neanderthal per produrre catrame di betulla, un adesivo fondamentale per fabbricare utensili e armi. Datata a circa 60.000 anni fa, la scoperta rivela un livello avanzato di ingegnosità: il forno presenta canali e pareti progettati per regolare il calore necessario alla distillazione della corteccia di betulla. Esperimenti condotti replicando il processo confermano che i Neanderthal padroneggiavano la chimica del fuoco e la produzione di materiali complessi. Questa scoperta ridisegna l'immagine del loro ruolo tecnologico, spesso sottovalutato, e suggerisce che fossero in grado di pianificare operazioni complesse. Tali operazioni, probabilmente, erano svolte in gruppo nell’ambito di insediamenti tribali. È quindi altrettanto probabile che avessero un linguaggio articolato per descrivere e coordinare le operazioni di attività così complesse. Linguaggio che, chi può dirlo, forse permetteva loro di insegnare “il mestiere” ai giovani.
Il catrame di betulla, estremamente adesivo e resistente, veniva usato per fissare le pietre sui manici di legno, dimostrando l'importanza di questa abilità nella loro sopravvivenza. Le pietre con il manico erano utilizzate come asce e martelli per lavorare il legno, le ossa e la pietra. Questo ritrovamento si aggiunge alle crescenti prove della sofisticatezza culturale e tecnologica dei Neanderthal, evidenziando la loro capacità di innovare ben oltre quanto tradizionalmente ritenuto possibile.