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Cordyceps: il parassita zombie. The last of us, una previsione del futuro?

07 aprile 2025
2 min di lettura
07 aprile 2025
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Se avete giocato a The Last of Us o visto l’omonima serie tv, sapete che il protagonista di una delle più inquietanti storie di fantascienza è un fungo parassita. In questo universo, il fungo si evolve fino a infettare l’uomo, trasformandolo in una creatura fuori controllo. L’idea, per quanto terrificante, è ispirata a un fenomeno reale: in natura, Ophiocordyceps unilateralis è una specie fungina che attacca alcuni insetti, come le formiche. Conosciuto meglio come cordyceps, è considerato un parassita zombie, perché manipola l’ospite infetto fino alla morte, per favorire la propria crescita e prolificità. Il sistema immunitario dell’essere umano, insieme alla sua temperatura, previene l’infezione da parte del 95% dei funghi, perciò è fortunatamente improbabile che il cordyceps si evolva fino a infettare la specie umana, data anche la sua specializzazione nell’infettare esclusivamente particolari insetti. Nonostante ciò, come si è potuto osservare dalla recente diffusione della candida auris, il riscaldamento globale sta portando alcuni funghi ad adattarsi pericolosamente a temperature più elevate, mettendo a rischio le persone con basse difese immunitarie. L’aumento degli studi riguardanti il regno fungino sta portando a progressi, oltre che in ambito medico, anche in quello tecnologico: alcuni ricercatori della Cornell University hanno sviluppato robot “bioibridi”, ovvero in parte computer in parte fungo. I robot contengono micelio, la parte sotterranea di un fungo, attraverso il quale passano impulsi elettrici simili a quelli del nostro sistema nervoso. Nello stesso modo in cui il cordyceps prende controllo del suo ospite, il “fungo-robot” agisce secondo i segnali elettrici trasmessi dal fungo al suo interno. Questa innovazione, che combina biologia a tecnologia, ha utili applicazioni, che vanno dall’agricoltura, rilevando la salute delle piante, all’analisi di suolo e acqua, poiché questi robot sono in grado di interagire con l’ambiente in maniera più efficiente di quelli sintetici. Quello che ieri era fantascienza oggi è realtà: parassiti terrificanti come il cordyceps sono fonte di ispirazione per sviluppi scientifici straordinari; chi avrebbe mai immaginato che un piccolo fungo potesse aprire le porte a un futuro così innovativo?

A cura di Elisa Remedi, Jacopo Manfredi e Riccardo Gigante, Liceo Scientifico Vittorio Veneto - Milano