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Le Piramidi di Giza costruite grazie a un fiume scomparso?

04 giugno 2024
1 min di lettura
04 giugno 2024
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Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience ha proposto nuove ipotesi sulla costruzione delle Piramidi di Giza. Secondo la ricerca, un ramo scomparso del Nilo lungo circa 65 chilometri, potrebbe aver facilitato il trasporto dei materiali necessari alla loro edificazione. Le tracce di questo antico corso d'acqua, chiamato Ramo di Ahramat, sono state individuate grazie all'analisi di sedimenti e granuli di polline. I ricercatori ipotizzano che questo fiume abbia raggiunto il suo massimo livello durante il periodo di costruzione delle piramidi (tra il 2600 e il 2100 a.C.), fornendo una via d'acqua ideale per il trasporto di blocchi di pietra e altri materiali pesanti dal sito di estrazione fino all'altopiano di Giza. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione delle tecniche costruttive utilizzate dagli antichi egizi. L'utilizzo di un canale fluviale semplificherebbe notevolmente il trasporto di materiali pesanti, che altrimenti avrebbero richiesto un immenso sforzo umano e logistico.

Inoltre, la presenza del Ramo di Ahramat potrebbe spiegare la scelta del sito di Giza per la costruzione delle piramidi. La sua vicinanza al fiume avrebbe facilitato il rifornimento di acqua e cibo per l’enorme numero di lavoratori impiegati nella loro edificazione. Lo studio ha sollevato diverse domande che necessitano di ulteriori ricerche. Ad esempio, è ancora da chiarire in che modo il Ramo di Ahramat sia stato utilizzato per il trasporto dei materiali e come si sia poi prosciugato. Tuttavia, questa nuova scoperta rappresenta un passo avanti significativo nella nostra comprensione di una delle meraviglie più grandi del mondo e delle ingegnose tecniche costruttive utilizzate dagli antichi egizi.