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I Papiri di Ercolano svelano i loro segreti grazie all'intelligenza artificiale

30 maggio 2024
38 min di lettura
30 maggio 2024
38 min di lettura

Un team di ricercatori, grazie all'ausilio dell'intelligenza artificiale, ha compiuto un passo importante nella decifrazione dei Papiri di Ercolano. Questi antichi rotoli, carbonizzati dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., custodiscono un tesoro di conoscenza del mondo greco e romano. Per secoli, la loro lettura è stata ostacolata dalla fragilità del materiale e dall'annerimento dell'inchiostro. Tuttavia, recenti progressi tecnologici, tra cui la radiografia ad alta risoluzione e l'apprendimento automatico, stanno offrendo nuove speranze per svelare i loro segreti.

Un traguardo significativo è stato raggiunto all'inizio di quest'anno, quando tre studenti, utilizzando un algoritmo di intelligenza artificiale da loro ideato, sono riusciti a leggere per la prima volta una parola in un papiro: "porpora". Questa scoperta, seppur piccola, rappresenta un grande passo avanti nella comprensione di questi testi antichi. L'intelligenza artificiale è infatti in grado di individuare i minuscoli solchi lasciati dall'inchiostro sul papiro, anche se ad occhio nudo sono invisibili.

L'analisi dei papiri con l'intelligenza artificiale ha già portato a diverse interessanti rivelazioni. Ad esempio, uno dei papiri sembra contenere un trattato sulla musica, mentre un altro descrive i sapori preferiti dai Romani, tra cui quello dei capperi. Inoltre, si ipotizza che uno dei papiri possa rivelare la collocazione della tomba del filosofo Platone, un mistero che ha affascinato gli studiosi per secoli.

Grazie all'intelligenza artificiale, è possibile leggere i testi con una precisione e una velocità mai viste prima d'ora. Questo significa che nei prossimi anni potremmo scoprire nuove informazioni sulla filosofia, la letteratura, la storia e la vita quotidiana del mondo antico.