Negli ultimi decenni, il Polo Nord magnetico ha mostrato un movimento inaspettato: non solo si sta spostando, ma sembra anche dirigersi verso est, lontano dalla sua posizione storica sopra il Canada. Questo fenomeno ha suscitato curiosità tra scienziati e climatologi, poiché potrebbe avere implicazioni non solo per la navigazione, ma anche per il clima globale. Ma perché il Polo Nord si sta spostando? E quali potrebbero essere le conseguenze? Il Polo Nord geografico è, in teoria, un punto fisso sulla superficie terrestre, definito come il punto in cui l'asse di rotazione della Terra incontra la superficie del pianeta. Tuttavia, il Polo Nord magnetico, che è il punto dove le linee del campo magnetico terrestre convergono verticalmente e il punto verso il quale puntano le bussole, non è altrettanto stabile. Questo Polo magnetico si sta spostando da decenni e, negli ultimi anni, il suo movimento è diventato più pronunciato, andando da ovest verso est, in direzione della Siberia. L’ente americano per le ricerche sull’atmosfera e gli oceani (Noaa) ha pubblicato con un anno di anticipo il nuovo Modello Magnetico della Terra, che viene solitamente aggiornato ogni cinque anni per garantire precisione e sicurezza ai sistemi di navigazione marittima e aerea, ma anche per fornire informazioni utili in campo militare e civile, come nelle operazioni di soccorso e perfino per le bussole degli smartphone. La pubblicazione anticipata del nuovo modello «si è resa necessaria quando si è osservato che le misurazioni del campo magnetico fatte dai satelliti e dagli osservatori geomagnetici terrestri non corrispondevano più ai dati del vecchio modello elaborato nel 2015».
Nel corso degli anni, questo movimento ha mostrato una direzione generale verso est, ma con variazioni nel ritmo e nella velocità. Nel XIX secolo, il polo nord magnetico si trovava più vicino al Canada, ma successivamente ha iniziato a muoversi verso la Siberia, in Russia. Ad oggi, il nord magnetico continua a spostarsi e la velocità di questo movimento è aumentata notevolmente negli ultimi decenni, arrivando a un movimento di circa 55-60 chilometri all'anno. A partire dagli anni 30 del XIX secolo, il nord magnetico terrestre si è spostato di 2250 chilometri verso est. Tra il 1990 e il 2005, la velocità di spostamento del polo è aumentata da meno di 15 chilometri (9.3 miglia) all'anno a circa 50-60 chilometri (31-37 miglia) all'anno, secondo uno studio del 2020. Se continua a questo ritmo il polo magnetico si sposterà fino a 660 km verso est, gli scienziati hanno affermato che entro il 2040 le bussole punteranno più verso est piuttosto che verso nord. Anche il polo sud è in movimento e, come ogni 300.000 anni il polo nord e sud magnetico si invertiranno.
A cura di Filippo Spanedda, 3A - Liceo Scientifico Vittorio Veneto, Milano