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Giornata Mondiale del Rinoceronte

20 settembre 2023
3 min di lettura
20 settembre 2023
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Il 22 settembre si celebra ogni anno, in tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Rinoceronte. Questa specie è fortemente minacciata dal bracconaggio per il prezioso corno, che viene utilizzato dalla medicina cinese e raggiunge, nel mercato nero, costi esorbitanti. Questa ricorrenza, istituita per la prima volta nel 2010 in Sud Africa, ha l’obiettivo di porre l’attenzione sulla crescente minaccia che il bracconaggio e il commercio illegale di corna di rinoceronte rappresentavano per la sopravvivenza di queste specie. Mira, inoltre, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggere i rinoceronti, a promuovere azioni concrete per la loro conservazione e a promuovere la consapevolezza sui loro ruoli cruciali negli ecosistemi.

Esistono cinque specie di rinoceronte: il rinoceronte bianco e il rinoceronte nero in Africa. Il rinoceronte indiano, il rinoceronte di Giava e il rinoceronte di Sumatra in Asia. Grazie alle iniziative volte alla conservazione di questo animale, dal 2012 al 2018 la popolazione di rinoceronte nero è aumentata in media del 2,5% all’anno, passando da 4.845 a 5.630 individui. Nel dettaglio, i dati della IUCN (2020) descrivono un trend positivo per la popolazione del rinoceronte nero sud-occidentale (Diceros bicornis bicornis), che conta oggi 2.390 esemplari ed è cresciuta passando dalla classificazione “criticamente minacciato” a quella “vulnerabile” delle Liste Rosse. Delle altre sottospecie, la popolazione di rinoceronte nero centro-meridionale (Diceros bicornis minor) conta 2.196 individui, ed è ancora classificato come “criticamente minacciato”. Anche il rinoceronte nero orientale (Diceros bicornis michaeli), resta nella più grave categoria di minaccia delle Liste Rosse: si stima infatti la presenza di soli 1.044 esemplari in natura. Ormai dichiarato estinto in natura invece il rinoceronte nero occidentale.

Sia il rinoceronte nero che quello bianco sono minacciati dal bracconaggio. Se dal 2015 è diminuito, purtroppo ancora troppi rinoceronti ogni anno vengono uccisi dai bracconieri. I dati del WWF parlano chiaro: nonostante dal 2012 al 2018 la popolazione del rinoceronte nero è riuscita faticosamente ad aumentare del 2,5% l’anno grazie ai progetti di tutela e conservazione, questa specie è ancora a rischio. Secondo i dati del 2020 dell’IUCN, il rinoceronte nero sud-occientale, il Diceros bicornis bicornis è arrivato a 2.390 esemplari. La sua popolazione è cresciuta passando dalla classificazione delle Liste Rosse “criticamente minacciato” a quella “vulnerabile”.

Purtroppo per altre sottospecie la situazione non è migliorata. Il rinoceronte nero centro-meridionale, il Diceros bicornis minor, 2.196 esemplari, è considerato ancora “criticamente minacciato”. Stesso dicasi per il rinoceronte nero orientale, il Diceros bicornis michaeli, ancora “criticamente minacciato” con i suoi 1.044 esemplari. Estinto in natura, invece, il rinoceronte nero occidentale.

E il rinoceronte bianco? Beh, anche se in Africa se ne trovano più esemplari, comunque fra il 2012 e il 2017 il numero è sceso del 15%, passando da 21.300 esemplari a 18mila. Per quanto riguarda le tre sottospecie asiatiche, qui i numeri sono in alcuni casi inferiori. Se in natura esistono ancora 3.600 rinoceronti indiani, i rinoceronti di Java sono solamente 72, mentre il rinoceronte di Sumatra è a quota 80 esemplari.

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