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L’odore dell’Universo

30 giugno 2025
2 min di lettura
30 giugno 2025
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Conosciamo l’universo grazie alla luce emessa dai corpi celesti e addirittura possiamo ascoltarne il suono. La Nasa ha tradotto certe onde emesse dai buchi neri nel suono che possono essere ascoltate cliccando qui. Ma che odore ha lo spazio? Profuma? Puzza? L'idea di odori nel vuoto cosmico potrebbe sembrare bizzarra, ma scienziati e astronauti giurano che lo spazio ha un "bouquet" di odori sorprendentemente vario. Questa indagine sensoriale non è solo una curiosità; l'analisi di questi aromi cosmici fornisce dettagli importanti sulla composizione chimica dell'Universo e offre indizi su dove sia più probabile trovare forme di vita al di fuori della Terra. Un odore distintivo dello spazio è stato riportato da molti astronauti dopo una passeggiata spaziale. Un odore che, testimoniano i cosmonauti, si attacca alla tuta, al casco, ai guanti e all’attrezzatura. C’è chi lo descrive come un odore metallico che le ricorda quello della saldatura in un'officina meccanica. Altri astronauti hanno descritto questo odore come simile a carne bruciacchiata, polvere da sparo o cavi elettrici bruciati. C’è chi lo ha paragonato all’aroma delle noci o all’odore delle pastiglie dei freni di una moto. L’origine esatta di questo odore rimane un mistero. Una possibile spiegazione è l'ossidazione delle sostanze. L'atmosfera molto rarefatta intorno alla stazione spaziale, sebbene quasi un vuoto a quella altezza, contiene ossigeno atomico. Questi atomi di ossigeno singoli possono attaccarsi alla tuta spaziale o agli attrezzi di un astronauta. Al rientro nella stazione, gli atomi di ossigeno singoli si combinano con l'O2 presente nella cabina, formando ozono (O3), che produce un "odore di ozono" non appena reagisce. È l’odore di elettricità che si sviluppa durante un temporale. Un'altra possibilità è che gli astronauti percepiscano l’odore dei composti idrocarburi policiclici aromatici. Queste molecole fluttuano nell'Universo come prodotti di stelle morenti e contribuiscono alla creazione di nuove comete, pianeti e stelle. Sulla Terra, gli IPA sono presenti nei combustibili fossili (carbone, petrolio grezzo, benzina) e spesso si formano durante la combustione incompleta di materiali organici, come una bistecca dimenticata sul barbecue. Questo spiega l'associazione con odori simili a solventi, naftalina, plastica bruciata o bitume, oltre a carne alla griglia.