Quanto dura una giornata su Urano, il settimo pianeta del sistema solare? Un giorno su Urano è più lungo di quanto gli astronomi pensassero in precedenza. Utilizzando misurazioni più accurate ottenute con il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA, si è scoperto che Urano impiega 17 ore, 14 minuti e 52 secondi per completare una rotazione completa, non le 17 ore, 14 minuti e 24 secondi stimate negli anni '80. Questa nuova misurazione indica che il giorno di Urano è più lungo di 28 secondi rispetto a quanto calcolato in precedenza durante il sorvolo del Voyager 2 della NASA nel 1986. Determinare il tasso di rotazione interna di un pianeta è difficile, e gli scienziati non possono effettuare misurazioni dirette di Urano. Per risolvere questo problema, il gruppo di ricerca ha sviluppato un nuovo metodo per tracciare il movimento rotatorio di Urano utilizzando le sue aurore. Similmente alle aurore boreali e australi terrestri, queste spettacolari manifestazioni luminose sono generate nell'alta atmosfera da un'ondata di particelle energetiche vicino ai poli magnetici del pianeta. Tuttavia, le aurore di Urano si comportano in modo unico e imprevedibile a causa del campo magnetico altamente inclinato del pianeta, che è significativamente spostato dal suo asse di rotazione, facendo sì che Urano sia essenzialmente "sdraiato su un fianco". Il team ha utilizzato osservazioni delle aurore uniche di Urano effettuate da Hubble per oltre un decennio e ha perfezionato il periodo di rotazione del pianeta. Questa tecnica ha rivelato che completa una rotazione 28 secondi più lentamente di quanto stimato in precedenza. Secondo lo studio, questa misurazione non solo fornisce un riferimento essenziale per la comunità scientifica planetaria, ma risolve anche un problema di lunga data: i precedenti sistemi di coordinate basati su periodi di rotazione obsoleti erano diventati rapidamente imprecisi, rendendo impossibile tracciare i poli magnetici di Urano nel tempo. Con questo nuovo sistema di longitudine, è ora possibile confrontare osservazioni aurorali che coprono quasi 40 anni e persino pianificare la futura missione su Urano. Le osservazioni continue di Hubble sono state cruciali per questa scoperta, consentendo ai ricercatori di tracciare la posizione dei poli magnetici con modelli di campo magnetico grazie ai dati sulle emissioni aurorali ultraviolette di Urano raccolti per oltre un decennio. Osservare il campo magnetico di Urano non solo aiuta gli astronomi a comprendere meglio la magnetosfera del pianeta, ma fornisce anche informazioni vitali per le future missioni senza equipaggio sul terzo pianeta più grande del sistema solare. Il Planetary Science Decadal Survey negli Stati Uniti ha dato la priorità al concetto di Uranus Orbiter and Probe per l'esplorazione futura nel 2022. Sebbene quella missione non sia ancora iniziata, i risultati di questo studio potrebbero preparare il terreno per ulteriori ricerche che approfondiscano la nostra comprensione di uno dei pianeti più misteriosi del sistema solare. La ricerca sottolinea anche come il telescopio spaziale Hubble, anche se anzianotto, con la sua capacità di monitorare un singolo corpo celeste per decenni, continui a essere uno strumento indispensabile.
