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Addio a Jane Goodall: una vita dedicata agli scimpanzé e alla natura

03 ottobre 2025
2 min di lettura
03 ottobre 2025
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Il mondo scientifico e ambientale è in lutto: Jane Goodall, la celebre primatologa, etologa e attivista per la conservazione della natura, è morta all’età di 91 anni. Secondo quanto comunicato dal Jane Goodall Institute, è scomparsa “pacificamente nel sonno” per cause naturali, mentre si trovava a Los Angeles, negli Stati Uniti, durante un tour di conferenze negli USA. La notizia è stata diffusa il 1° ottobre 2025. Vediamo chi era Jane Goodall. Nata il 3 aprile 1934 in Inghilterra, Valerie Jane Morris-Goodall (spesso nota semplicemente come Jane Goodall) ha rivoluzionato il modo in cui gli scienziati osservano gli animali, in particolare gli scimpanzé. Negli anni Sessanta iniziò i suoi studi nel Gombe Stream National Park in Tanzania, avvicinandosi agli scimpanzé in modo non invasivo e dedicato. Uno dei suoi contributi più famosi fu l’osservazione che gli scimpanzé usavano strumenti, cosa che fino ad allora si pensava fosse caratteristica esclusiva degli esseri umani. Attraverso anni di osservazioni, Jane documentò relazioni sociali, comportamenti emotivi e dinamiche di gruppo tra gli scimpanzé, contribuendo a ridefinire i confini tra “animale” e “umano”. Con il tempo, la sua attività si spinse oltre la sola ricerca sul campo: fondò il Jane Goodall Institute (nel 1977) per sostenere la conservazione degli habitat e la tutela delle specie selvatiche. Inoltre, promosse il programma Roots & Shoots, che coinvolge giovani in progetti ambientali ed educativi in tutto il mondo. Negli anni recenti, fu anche nominata Messaggera di Pace dell’ONU per il suo impegno globale nella conservazione e sensibilizzazione. La morte di Jane Goodall ha suscitato reazioni commosse in numerosi paesi, istituzioni e comunità scientifiche. Le sue scoperte hanno cambiato la percezione che l’uomo ha degli animali, confermando che anche le specie non umane hanno personalità, emozioni e relazioni sociali complesse. Con il passare del tempo il suo intervento pubblico non si è mai affievolito: fino agli ultimi anni continuava a viaggiare, parlare, ispirare giovani e adulti a impegnarsi nella tutela della natura. Prima della sua scomparsa, aveva registrato un video messaggio per studenti con riflessioni sull’ambiente e il futuro, che poi è stato trasmesso durante un evento commemorativo. Uno degli ultimi riconoscimenti ricevuti fu la Presidential Medal of Freedom degli Stati Uniti, conferita nel 2025, poco prima della sua morte.