Un nuovo studio condotto da un team internazionale di paleontologi, scienziati cognitivi e neurologi ridimensiona l'intelligenza del Tyrannosaurus rex, il celebre dinosauro carnivoro del Cretaceo. Pubblicata sulla rivista "The Anatomical Record", la ricerca confuta le precedenti ipotesi che attribuivano al T-Rex un'intelligenza simile a quella di una scimmia, basandosi sulla stima di un numero elevato di neuroni nel suo cervello. Secondo i nuovi dati, basati su un'analisi più accurata della struttura cerebrale del T-Rex, le sue capacità cognitive erano più simili a quelle di un coccodrillo o di una lucertola odierna. Nonostante le sue dimensioni imponenti, le sue capacità cognitive erano probabilmente adatte al suo stile di vita da predatore opportunista, che non richiedeva un pensiero complesso o un comportamento sociale elaborato. Più simile, quindi, a quello di un coccodrillo.
La ricerca, pur ridimensionando l'intelligenza del T-Rex, offre comunque spunti interessanti sulla sua biologia e sul suo comportamento. I risultati suggeriscono che il dinosauro fosse dotato di una buona vista e di un olfatto acuto, capacità essenziali per la caccia. Inoltre, la complessa struttura del suo orecchio interno indica un'ottima capacità uditiva, utile per la comunicazione e la localizzazione delle prede. Il Tyrannosaurus rex era un predatore formidabile, ma il suo successo era dovuto principalmente alla sua forza fisica e ai suoi sensi acuti, non a un'intelligenza eccezionale".