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Report foreste 2023

06 novembre 2023
3 min di lettura
06 novembre 2023
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A che punto è l’Italia rispetto al raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’UE sulla biodiversità e dell’obiettivo 11 dell’Agenda Onu di città più sostenibili e inclusive? Con il Report Foreste 2023 Legambiente ha cercato di fare il punto della situazione sul territorio nazionale, riportando anche in questo ambito risultati non ancora soddisfacenti.

Gli obiettivi sono noti: il Green Deal Europeo ha stabilito la neutralità climatica nell’Unione entro il 2050, e un traguardo climatico intermedio di una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Uno delle strade da percorrere per raggiungere questi ambiziosi obiettivi è puntare sul patrimonio boschivo e forestale e sul verde urbano. Gli ecosistemi forestali, infatti, sono i principali serbatoi naturali terrestri di carbonio e giocano un ruolo chiave per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e, per poter continuare a svolgere questa importante funzione, gli ecosistemi devono rimanere efficienti ed essere in buona salute.

Il rapporto riporta che il patrimonio forestale e boschivo negli ultimi anni è cresciuto, arrivando a coprire il 36,7% del territorio nazionale, mentre il verde nelle aree urbane non decolla. Nel 2022 nella Penisola su 105 capoluoghi monitorati da Legambiente, nell’ambito di Ecosistema Urbano, la media è di soli 24 alberi/100 abitanti con: 43 città con una dotazione superiore o uguale a 20 alberi/100 abitanti, 18 città con meno di 10 alberi/100 abitanti e 10 città con 5 o meno di 5 alberi/100 abitanti. Modena (117 alberi/100ab), Cremona (99 alberi/100 ab) e Trieste (96 alberi/100 ab) le città più attente e virtuose. I numeri sugli alberi piantati sono ad oggi insufficienti per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’UE sulla biodiversità che propone di piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030. Rispetto al verde pro-capite Legambiente ha calcolato, su base dati Istat 2021, che su 105 capoluoghi esaminati, la media di verde pro capite in Italia si attesta intorno ai 53,7 metri quadrati.

Ci sono ritardi anche nella pianificazione e gestione sostenibile delle foreste, nella valorizzazione delle filiere forestali e della produzioni made in Italy, nella prevenzione degli incendi e il contrasto alla deforestazione e l’illegalità del settore, nello sviluppo degli spazi verdi e nella realizzazione degli interventi indicati dalla legge n. 10/2013, che compie 10 anni, e che prevede che tutti i comuni sopra i 15mila abitanti si dotino di un catasto degli alberi, piantino un nuovo albero per ogni bambino nato/adottato e che producano un bilancio del verde a fine mandato.

Una buona notizia riguarda, invece, il fatto che l’Italia si sia dotata del primo Cluster nazionale del legno, avviato a luglio 2023 dal MASAF (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).