Con il lander Chandrayaan-3 l’India conquista il Polo Sud della Luna. Il lander indiano è allunato senza difficoltà sulla superficie di una zona del nostro satellite naturale molto interessante in vista di futuri insediamenti e nuovi programmi di esplorazione: si tratta di aree probabilmente molto ricche di acqua. Il lander è atterrato vicino al Polo sud, dove nessuno era mai allunato prima. Il fatto sorprendente è che il lander ha deciso in autonomia dove allunare grazie alla scansione della superficie e all’elaborazione dei dati da parte di un sofisticato sistema di intelligenza artificiale.
Dal lander si è staccato il piccolo rover con le ruote per l’esplorazione diretta. La missione durerà una dozzina di giorni, fino a quando la luce del sole potrà alimentare i pannelli che producono l’energia elettrica necessaria per il funzionamento delle apparecchiature: un po’ come faceva il robottino Wall-E protagonista dell’omonimo film. L’energia solare alimenta anche gli strumenti che analizzano il suolo lunare per scovare la presenza di acqua. Non si tratta di acqua liquida ma di ghiaccio sbriciolato e mescolato al suolo. Trovare acqua è molto importante perché la Luna potrebbe diventare la tappa intermedia del grande viaggio dalla Terra a Marte; l’acqua lunare potrebbe dissetare gli astronauti e irrigare gli orti spaziali.