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Copernicus: il 2021 è il 5° anno più caldo mai registrato

11 gennaio 2022
2 min di lettura
11 gennaio 2022
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Copernicus, il servizio di monitoraggio satellitare europeo, ha recentemente pubblicato nuovi dati sul clima e sulle temperature globali, mostrando che gli ultimi sette anni a livello globale sono stati i più caldi mai registrati. In particolare, l’anno appena concluso si posiziona al 5° posto, con valori appena più alti del 2015 e del 2018. Inoltre, la temperatura media annuale è stata di 0,3°C al di sopra della temperatura del periodo di riferimento 1991-2020 e di 1,1-1,2°C al di sopra del livello preindustriale del 1850-1900.

Secondo i dati, le temperature degli ultimi 30 anni (1991-2020) sono state sempre di quasi 0,9°C al di sopra del livello preindustriale. Sempre in riferimento agli ultimi trent’anni, le regioni con temperature più al di sopra della media sono comprese tra gli Stati Uniti e il Canada occidentale e il Canada nord-orientale e la Groenlandia. A queste si aggiungono ampie parti dell’Africa centrale e settentrionale e del Medio Oriente. Il riscaldamento globale in Europa si è fermato 0,1 grado sopra la media degli ultimi 30 anni, ma l’estate 2021 finora è la più calda di sempre per il Vecchio Continente. Ed è proprio nei mesi estivi che si sono concentrati i maggiori estremi climatici, dalle inondazioni alle ondate di calore che hanno portato al nuovo record europeo di caldo, registrato a Siracusa a inizio agosto con 48,9 gradi.

L’analisi preliminare delle misurazioni satellitari conferma che le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno continuato ad aumentare nel 2021, con l’anidride carbonica (CO2) che ha raggiunto il record globale annuale di circa 414 ppm e il metano (CH4) di circa 1876 ppb. Anche le  emissioni di carbonio dovute agli incendi sono aumentate soprattutto a causa degli incendi in Siberia: si parla di 1850 megatonnellate, dato leggermente superiore rispetto allo scorso anno (1750 megatonnellate di emissioni di carbonio). La tendenza dal 2003 è comunque in calo.