Il 1° novembre è stato il giorno di inizio del vertice, la cui cerimonia di apertura è partita con il discorso del primo ministro britannico Boris Johnson. Sono poi seguite le dichiarazioni dei leader mondiali sulla propria azione per il clima. I leader mondiali hanno poi iniziato a discutere di mitigazione, adattamento e finanza – che sono al centro della COP26 – e di tutto ciò che deve essere fatto per rispettare l’accordo di Parigi.
Martedì 2 novembre è stato dedicato alle foreste e all’uso del suolo, ponendo l’attenzione a come questi possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di 1,5°C. I leader mondiali hanno poi discusso di mezzi di sussistenza sostenibili e del mantenimento delle promesse in materia di adattamento e finanziamento. Inoltre, leader e imprese hanno parlato di innovazione e diffusione delle tecnologie pulite.
Il terzo giorno è stato dedicato alla finanza. Sono stati illustrati i progressi sui finanziamenti per il clima, che convogliano fondi dai Paesi ricchi, responsabili delle emissioni di CO2, ai Paesi in via di sviluppo, per aiutarli a ridurre le emissioni e a adattarsi ai cambiamenti climatici. Questa è una delle questioni centrali della COP26. Si è inoltre discusso di finanziamenti privati per il clima e di come migliorare il sostegno ai paesi in via di sviluppo.
L’energia – e in particolare il carbone – è stata protagonista degli incontri in calendario per il quarto giorno del vertice. I punti chiave sono stati le misure per aumentare più rapidamente l’energia pulita e la graduale eliminazione del carbone a livello globale.
Il quinto giorno è dedicato ai giovani e all’empowerment pubblico. La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (YOUNGO) presenterà una dichiarazione globale dei giovani, esponendo le loro azioni per il clima e ciò che vogliono vedere dai leader globali.
Attivisti, leader aziendali e ministri esamineranno cosa si può fare di più per creare un approccio dell’intera società all’azione per il clima. Il presidente della COP26 Alok Sharma e il ministro italiano della transizione ecologica, Roberto Cingolani, discuteranno i risultati della Youth4Climate tenutasi a Milano a settembre.
Si svolgerà, inoltre, un evento incentrato sulla salute degli oceani e sul sostegno globale per la protezione di almeno il 30% di tutti gli oceani entro il 2030.
Natura e uso del suolo saranno protagonisti del sesto giorno, con un importante evento volto a contrastare la deforestazione, che si terrà in mattinata. Nel pomeriggio governi, politici e agricoltori discuteranno di agricoltura sostenibile e delle iniziative possibili per proteggere la natura.
Greta Thunberg guiderà la manifestazione con decine di migliaia di attivisti che prenderanno parte anche al raduno della Giornata mondiale per la giustizia climatica della Coalizione. Le manifestazioni si terranno anche a Londra e in altre città del mondo.
Domenica 7 sarà una giornata libera, senza negoziati o altre attività.
La seconda settimana inizierà con un focus sull’adattamento, per comprendere come e quanto i cambiamenti climatici abbiano già impattato sull’uomo e come far fronte ai cambiamenti climatici in atto. L’evento principale vedrà ministri e leader impegnarsi a costruire un futuro più resiliente al clima, ognuno di loro esporrà le modalità con cui ogni Paese si impegnerà per raggiungere questo obiettivo.
Verranno inoltre elencate le perdite e i danni (Loss and Damage) causati dal cambiamento climatico e la giornata si concluderà con un tour globale di come i diversi Paesi stanno affrontando la crisi.
La giornata del 9 novembre sarà dedicata alle donne. Si parlerà in particolare di come il mondo femminile sia stato colpito in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici e dell’importanza della leadership della donne per limitare l’aumento della temperatura. Gli eventi principali saranno dedicati al progresso dell’uguaglianza di genere nell’azione per il clima e al recente rapporto dell’IPCC. Nel pomeriggio è previsto un evento di punta sull’innovazione, che esplorerà soluzioni di energia pulita provenienti da tutto il mondo.
Nella giornata di mercoledì 10 novembre, il vertice esaminerà il mercato dei veicoli a emissioni zero e la creazione di “corridoi di spedizione verdi”. La spedizione è notoriamente difficile da decarbonizzare. I leader del mercato automobilistico che si sono impegnati a vendere veicoli a emissioni zero al 100% entro il 2040 o prima, ospiteranno l’evento principale.
Giovedì 11 novembre sarà dedicato alle città, alle regioni e all’ambiente costruito. Gli edifici, infatti, generano quasi il 40% delle emissioni globali annuali di CO2. I leader nazionali, regionali e cittadini e il settore privato parleranno di incoraggiare un’azione collaborativa per il clima.
Venerdì 12 novembre sarà la giornata che chiuderà il vertice, ma solo se si sarà giunti a un accordo attraverso un documento condiviso. In assenza di un accordo, le Cop – di solito – proseguono fino a un’intesa di massima (o a un documento che spieghi perché non c’è condivisione).