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Stelle marine sentinelle dei cambiamenti climatici

16 febbraio 2021
1 min di lettura
16 febbraio 2021
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Il mare di Norvegia ospita una stella marina che è una vera e propria sentinella dei cambiamenti climatici. Questa stella marina, che in inglese viene chiamata cookie-cutter seastar per la sua forma simile a uno stampino per biscotti, è diventata oggetto di studio condotto dal fisico canadese Pierre Thibault, dell’Università degli studi di Trieste, con Irene Zanette, ricercatrice dell’Università di Southampton. Il gruppo di ricerca, esperto delle tecniche di analisi ai raggi X, ha utilizzato il sincrotrone Elettra, un acceleratore di particelle, come un potente microscopio con cui riesce a ottenere molti dati in campo biologico sugli organi riproduttivi e digestivi di questi organismi e su come sono in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici. Il nome scientifico di queste stelle marine, molto comuni nel mare di Norvegia, è Ctenodiscus crispatus. Si ritiene che svolgano un ruolo importante nel processo della cattura del carbonio e quindi le misure eseguite nello studio potrebbero aiutare a capire gli effetti dei cambiamenti climatici su questi organismi.

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Ctenodiscus crispatus. Crediti: commons.wikimedia.org

Studiare gli oceani e i loro abitanti è fondamentale per capire l’entità dei cambiamenti climatici. Questi ecosistemi, infatti, assorbono più del 90% del calore in eccesso sulla Terra. Accumulano inoltre grandi quantità di anidride carbonica, che causa la diminuzione del pH oceanico, provocando un fenomeno chiamato acidificazione che ha grosse ripercussioni sulla biodiversità, stelle marine comprese. A questo si aggiunge lo scioglimento dei ghiacciai, che, nel caso del mare di Norvegia, i ghiacciai della Groenlandia e delle isole canadesi, sta riversando negli oceani una grande quantità di acqua dolce, responsabile di profonde alterazioni degli ecosistemi e delle correnti marine.