1295725679

Giornata mondiale delle api 2021

20 maggio 2021
2 min di lettura
20 maggio 2021
2 min di lettura

Si celebra oggi, 20 maggio, la Giornata mondiale delle api (World Bee Day). Scopo dell’iniziativa è attirare l’attenzione sul ruolo chiave di questi operosi insetti, messi a dura prova dalle attività umane e dai cambiamenti climatici. Le api, infatti, così come altri animali impollinatori, farfalle, pipistrelli e colibrì, sono a rischio a causa dei pesticidi, dei cambiamenti di uso del suolo e delle pratiche di monocoltura che riducono le sostanze nutritive disponibili. Oltre che alla sopravvivenza di molte specie vegetali, questi insetti contribuiscono in maniera decisiva alla sicurezza alimentare globale, garantendo quindi il sostentamento della nostra specie: più di due terzi delle colture utilizzate per la nutrizione umana sono infatti impollinati dalle api.

Istituita nel 2017 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite su iniziativa della Repubblica Slovena, la giornata è stata festeggiata per la prima volta il 20 maggio 2018. La scelta della data in cui si celebra la Giornata mondiale delle api non è casuale. Nell’emisfero boreale maggio è il mese centrale per l’impollinazione, mentre nell’emisfero australe corrisponde alla produzione del miele e poi della lavorazione dei suoi derivati. Inoltre uno dei primi pionieri della moderna apicultura, lo sloveno Anton Janša (1734–1773), è nato proprio il 20 Maggio.
Quest’anno il World Bee Day cade in un momento storico in cui la sicurezza alimentare mondiale è ancora minacciata dalla pandemia di Covid-19. Per questo motivo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha organizzato un evento virtuale sul tema “Bee engaged – Build Back Better for Bees” (“lasciati/api! coinvolgere – ricostruire meglio per le api”), in cui si inviterà alla cooperazione e alla solidarietà globale per supportare le attività agricole come fonti di reddito e contribuire alla rigenerazione dell’ambiente iniziando col proteggere gli impollinatori. La pandemia ha messo infatti drammaticamente in luce le conseguenze di fattori come depauperamento degli ecosistemi, cambiamenti climatici e sovrasfruttamento degli habitat, come anche l’importanza di un’etica nella catena di produzione del cibo, che continua a concentrare la fatica nelle braccia di invisibili sfruttati e i guadagni nelle tasche di pochi.