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Meno turisti, più nidi di tartaruga in Tailandia

26 agosto 2020
1 min di lettura
26 agosto 2020
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Con le spiagge vuote a causa del calo del turismo a seguito della pandemia, specie protette come la tartaruga embricata e la tartaruga verde hanno potuto nidificare senza essere disturbati in diversi luoghi del mono e soprattutto sull’isola di Koh Samui, la seconda più grande dell’arcipelago tailandese. Da febbraio, infatti, sono nate 838 tartarughine di tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata) e di tartaruga verde (Chelonia mydas), due specie di tartaruga marina che rischiano l’estinzione. e altre uova aspettano di schiudersi. Circa cinquant’anni fa sull’isola di Koh Samui, fra le maggiori dell’arcipelago thailandese, nel Sudest asiatico, non c’erano strade. Tutto è cambiato con l’arrivo dei turisti, che spesso superano i due milioni all’anno. La pandemia di Covid-19 ha ridotto fortemente il flusso di turisti, provocando gravi danni all’economia locale, ma grossi vantaggi per l’ambiente. Questo aumento dei nidi di tartaruga ha dato grandi speranze ai conservazionisti della zona, che, come il dottor Thon Thamrongnawasawat dell’Università di Bangkok, lottano per la protezione delle tartarughe marine. Secondo Thamrongnawasawat bisogna raggiungere una forma di equilibrio tra turismo e natura: non è necessario rinunciare a visitare il mondo, ma non è nemmeno necessario farlo in maniera irrispettosa degli organismi che lo abitano. La nascita delle tartarughe ha generato forte entusiasmo tra gli isolani, che si sono impegnati nel costruire recinzioni di bambù per proteggere i nidi e nel vegliare sui nascituri.