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L’Australia in fiamme, i numeri e le conseguenze degli incendi

03 gennaio 2020
1 min di lettura
03 gennaio 2020
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Continuano a ardere gli incendi in Australia, gli stati più colpiti sono il Queensland e il Nuovo Galles del Sud. Secondo le stime da settembre a oggi sarebbero morti circa 487,5 milioni di animali, tra uccelli, rettili e mammiferi (gli invertebrati sono esclusi dal conteggio). Gli incendi hanno bruciato oltre cinque milioni di ettari in cinque stati, comprese le antiche foreste del Nuovo Galles del Sud, provocando l’emissione di circa 250 milioni di tonnellate di CO2. Il koala (Phascolarctos cinereus), animale simbolo dell’Australia, è risultata essere una delle specie più colpite. Nel Nuovo Galles del Sud sarebbero infatti morti circa ottomila koala, quasi un terzo della popolazione dello stato. I koala sono particolarmente vulnerabili agli incendi perché si muovono lentamente e vivono sugli eucalipti, alberi estremamente infiammabili.
Gli scoppi e la propagazione degli incendi sono favoriti dalle temperature inusualmente elevate. Nelle scorse settimane in Australia si sono rilevate le temperature più alte mai registrate, con una media di 41,9°C. Anche le foreste pluviali, le foreste di eucalipto, le paludi e le piantagioni di banane, che in condizioni climatiche normali non brucerebbero perché troppo umide, sono state investite da questa anomala ondata di incendi.
Quando i fuochi saranno estinti sarà possibile effettuare una più precisa ricerca sul campo, per avere un quadro più dettagliato delle conseguenze ecologiche degli incendi.