Il film "Lo Squalo" del 1975 ha plasmato l'immaginario collettivo, dipingendo queste maestose creature come predatori implacabili. Cinquant'anni dopo, la realtà è ben diversa: gli squali sono in pericolo e la loro sopravvivenza è fondamentale per la salute dei nostri oceani. Gli squali non sono solo grandi pesci; sono "specie chiave di volta". Questo significa che la loro presenza è essenziale per mantenere l'equilibrio e la biodiversità degli ecosistemi marini. Agendo come predatori all'apice della catena alimentare, controllano le popolazioni di altre specie, prevenendo la sovrappopolazione di determinati animali che potrebbero altrimenti danneggiare gli habitat, come le barriere coralline. La loro diminuzione può innescare una cascata di effetti negativi che alterano l'intera struttura dell'ecosistema. Il declino delle popolazioni di squali è un problema globale, guidato da diversi fattori.
La pesca eccessiva e "finning": la domanda di carne di squalo e, soprattutto, di pinne (per la zuppa di pinne di squalo, un piatto di lusso in alcune culture asiatiche), ha portato a pratiche di pesca insostenibili. Il "finning", ovvero il taglio delle pinne con il successivo rigetto in mare del corpo dello squalo ancora vivo, è una pratica crudele e distruttiva. Anche la pesca accidentale (bycatch) contribuisce al problema, con squali che finiscono nelle reti destinate ad altre specie. I cambiamenti climatici: L'aumento delle temperature oceaniche e l'acidificazione degli oceani (dovuta all'assorbimento di CO2) influenzano gli habitat degli squali e la disponibilità delle loro prede. Questi cambiamenti possono alterare i modelli migratori, ridurre le aree di riproduzione e mettere sotto stress le loro riserve energetiche.
L’Inquinamento: l'oceano è diventato una discarica per rifiuti di plastica, microplastiche e sostanze chimiche tossiche. Gli squali, così come altre specie marine, possono ingerire la plastica, subire lesioni o intossicazioni da sostanze inquinanti che si accumulano lungo la catena alimentare. E infine la distruzione e degradazione degli habitat: le aree costiere, cruciali per molte specie di squali come zone di riproduzione e nursery, sono minacciate dallo sviluppo costiero, dall'inquinamento e dal degrado delle barriere coralline e delle mangrovie. Comprendere meglio gli squali attraverso la ricerca scientifica è fondamentale. Studiosi stanno impiegando tecnologie avanzate per tracciare i loro movimenti, studiare i loro comportamenti e analizzare le loro riserve genetiche, fornendo dati cruciali per la conservazione. Parallelamente, è essenziale un cambiamento nella percezione pubblica. L'idea di squalo come "mostro" deve essere superata a favore di una visione che riconosca il loro valore come parte integrante della fauna selvatica marina.
Cosa fare per aiutare questi maestosi animali? Le soluzioni principali prevedono leggi che limitino la pesca degli squali, proteggano le specie a rischio e promuovano pratiche di pesca responsabili. Il turismo incentrato sull'osservazione degli squali (come le immersioni con gli squali) può generare entrate economiche significative per le comunità locali, fornendo un incentivo diretto alla protezione di queste creature e dei loro habitat. Occorre creare e ampliare zone dove la pesca è limitata o proibita, permettendo agli squali di riprodursi e prosperare. La protezione degli squali è una sfida complessa, ma il loro destino è strettamente legato alla salute del nostro pianeta. Il loro futuro dipende dalla nostra capacità di agire con consapevolezza e responsabilità.