È sempre stato speciale, unico. La nostra amicizia è una delle più antiche e sincere. Regala sorrisi e allegria. Il rapporto cane-uomo non è mai stato messo in discussione. Si è rafforzato negli anni quando le ricerche di prestigiose Università quali University of Arkansas, la Statale di Milano e di Onlus Medical Detencion Dogs in Italia, hanno letteralmente “fiutato” le grandi capacità degli animali. Sono stati addestrati non solo per comprendere, sempre meglio, stati d’animo e segnali comunicativi, quali comportamenti ed espressioni facciali, ma anche per fornire un aiuto in campo medico e investigativo. I cani, ad esempio, sono in grado di captare odori negli animali e nell’uomo, rivelandoci vari tipi di cancro, batteri e alcune malattie infettive, come la malaria. Da uno studio pubblicato sulla rivista Prion, inoltre, veniamo a sapere che annusando le feci dei cervidi vengono scoperte le proteine che causano malattie neurodegenerative che colpiscono gli ungulati. Nel caso dei tumori invece, i cani rilevano le reazioni dell’organismo quando si sviluppano cellule tumorali. Un’altra ricerca del PNAS ha scoperto che i nostri amici a quattro zampe possono fiutare diabete, emicrania e narcolessia, riconoscendo alterazioni di glicemia e l’aumento di stress attraverso sudore, respiro e urina. I ricercatori, sapendo che le api hanno un acuto senso dell’olfatto, hanno iniziato ad addestrarle a riconoscere odori specifici e a ricollegarli a una ricompensa, lo zucchero. I loro circuiti neuronali olfattivi vengono utilizzati per classificare i biomarcatori volatili del cancro polmonare umano. Inoltre possono individuare altre malattie quali la tubercolosi e COVID-19. Addestrate in pochi minuti, sono in grado di testare un campione in pochi secondi e per questo gli studiosi suggeriscono che potrebbero essere utili soprattutto nelle comunità poste in zone remote. Una ricerca svolta in Francia dall’Université Sorbonne Paris Nord, mostra che le formiche nere europee possono imparare a distinguere l’odore dei tumori della mammella dei topi e il cancro al seno delle donne attraverso l’urina. Rilevano queste malattie percependo sostanze chimiche prodotte dal nostro organismo situate nel sangue, respiro e sudore… Anche per loro l’apprendimento è veloce, solo dieci minuti! Un’altra specie animale usata in questo ambito medico è il ratto gigante africano. Grazie alla ricerca di APOPO sappiamo che questi sono in grado di percepire il batterio che causa la tubercolosi, il Mycobacterium tuberculosis. Anch’essi ricevono una ricompensa per il loro lavoro svolto. Ogni topo, secondo l’affermazione di Fast, esamina più di cento campioni paziente in venti minuti circa. Il Caenorhabdtis elegans, creatura simile a un verme trasparente, è impiegato nelle attività di ricerca scientifiche. I suoi geni patogeni sono simili ai nostri e questo lo rende un organismo “modello” per gli studi. Scientific Reports ha dimostrato che i parassiti sono in grado di riconoscere le cellule del tumore della mammella. Uno studio giapponese ha aggiunto la loro capacità di rilevare le cellule pancreatiche.
A cura di Francesca Amoroso e Giada Appiano, 3° Liceo Scientifico ITAS Giulio Natta, Milano