Sono ovunque, camminano sui marciapiedi, nei giardini, nelle foreste. Ma quante sono davvero le formiche sulla Terra? E che ruolo hanno? Il biologo Edward O. Wilson le ha definite "le piccole cose che governano il mondo". Nonostante la loro importanza fondamentale per gli ecosistemi del nostro pianeta, stimare il loro numero esatto è sempre stato difficile. Recentemente, uno studio ha finalmente fornito la stima più completa basata su dati reali di questa popolazione così numerosa. La ricerca ha analizzato i dati di ben 489 studi condotti in tutti i continenti e in ogni tipo di ambiente principale, concentrandosi sulle formiche che vivono sul terreno e sugli alberi. I risultati sono a dir poco sorprendenti. Gli scienziati stimano che le formiche che vivono sul suolo siano oltre 3 quadrilioni (che significa 3 seguito da 15 zeri). Estendendo questa stima per includere tutte le formiche del mondo, comprese quelle che vivono sugli alberi e quelle che non escono dal nido per cercare cibo (che rappresentano circa il 78% di una colonia), il numero totale si aggira intorno ai 20 quadrilioni di individui. Immaginate: venti milioni di miliardi di formiche! Questa enorme popolazione ha un peso totale impressionante: circa 12 milioni di tonnellate di carbonio secco. Per farvi un'idea, questa quantità di biomassa (il peso totale degli esseri viventi) equivale a circa il 20% del peso totale di tutti gli esseri umani sulla Terra, che è stimato a 60 milioni di tonnellate di carbonio. Gli autori dello studio sottolineano che questa stima è ancora considerata prudente, perché mancano dati su alcuni ambienti importanti, come le foreste boreali, gli habitat sotterranei e alcune fasi di vita delle formiche, come le larve o le formiche riproduttive, che non sono state pienamente incluse. Le formiche non sono distribuite in modo uniforme sul nostro pianeta. La loro abbondanza è concentrata soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali. È notevole che quasi due terzi (il 61%) di tutte le formiche che vivono sulla superficie del suolo si trovino solo in due tipi di ambienti: le foreste pluviali tropicali e le savane tropicali. Questo sottolinea quanto queste aree siano fondamentali per mantenere l'intera popolazione globale di formiche. Le densità più alte di formiche (cioè quante formiche ci sono in una certa area) si trovano nelle foreste, in particolare nella lettiera di foglie (lo strato di foglie e detriti sul terreno). Invece, l'attività delle formiche che cercano cibo sul terreno è maggiore nelle regioni secche, come le boscaglie aride, la macchia mediterranea e nelle savane. Questa differenza dipende da come vengono campionate: le trappole a caduta, che misurano l'attività, funzionano meglio in ambienti aperti, mentre i campioni di lettiera danno un'idea più precisa della densità effettiva.
Le formiche sono essenziali per gli ecosistemi terrestri grazie alle loro complesse interazioni con altri organismi. Svolgono ruoli vitali.
- Disperdono i semi per molte piante (un processo chiamato mirmecocoria).
- Vivono in simbiosi con altri insetti che succhiano la linfa delle piante (detti trofobionti).
- Sono ospiti per una vasta gamma di organismi associati (mirmecofili).
- Agiscono sia come predatori sia come prede, mantenendo l'equilibrio nelle reti alimentari.
È la loro enorme quantità e la loro costante attività, più che la sola varietà delle specie, a determinare l'ampiezza del loro impatto ecologico. Sono veri e propri "ingegneri degli ecosistemi", capaci di modificare profondamente l'ambiente in cui vivono. Influenzano la decomposizione dei nutrienti, il mescolamento e lo spostamento del suolo. Possono scavare fino a 13 tonnellate di suolo per ettaro all'anno, aumentando notevolmente la disponibilità locale di sostanze nutritive. Creano e mantengono microhabitat adatti, sono fondamentali in molti tipi di ambiente. La loro presenza ovunque ha favorito interazioni ecologiche specializzate, influenzando persino l'evoluzione di altri organismi. Ad esempio, esistono mammiferi specializzati nel mangiare formiche, come i formichieri, i pangolini e l’echidna, e in questi tropici ci sono più specie di artropodi che imitano le formiche (mirmecofori), perché le formiche sono più abbondanti. Nonostante l'ampia copertura geografica (176 aree diverse), lo studio evidenzia lacune significative nella nostra conoscenza globale delle formiche. Molte regioni, come l'Africa centrale (un'area molto ricca di diverse specie di formiche) e gran parte dell'Asia settentrionale, sono scarsamente rappresentate. Ancora più importante, mancano dati sugli strati arborei (sugli alberi) e sotterranei, dove le formiche sono particolarmente abbondanti nelle chiome delle foreste tropicali e negli habitat del sottosuolo. I risultati della ricerca sono una base fondamentale per studiare quali fattori ambientali influenzano l'abbondanza delle formiche e come queste rispondono ai cambiamenti climatici. Per avere un quadro veramente completo, è essenziale colmare queste lacune, concentrandosi sulle regioni e sugli habitat meno studiati e adottando protocolli di campionamento standardizzati. Come ha esortato il già citato Edward O. Wilson (autore del best seller “Ants - Formiche”), è necessaria una maggiore "presenza sul campo" per approfondire la nostra comprensione della biodiversità globale. Le formiche, pur essendo piccole, hanno un impatto gigantesco sulla salute del nostro pianeta.
 
                         
             
            