Si può essere intelligenti senza cervello? La risposta è “in un certo senso sì” e lo dimostra uno strano organismo che sembra una muffa gelatinosa giallastra ma che non ha nulla a che fare né con le muffe né con i funghi… Si chiama Physarum polycephalum ed è un parente delle amebe, ovvero di quegli organismi unicellulari senza una forma ben precisa che avanzano nell’acqua stagnante allungando braccia simili a tentacoli, chiamati pseudopodi.
Physarum polycephalum è un organismo formato da molte amebe fuse in un’unica grande cellula con migliaia di nuclei; ama la penombra e gli ambienti umidi e si nutre della materia organica che trova nel sottobosco, tra il fogliame in decomposizione. Si tratta quindi di un organismo che ha un ruolo importante nel riciclo delle sostanze nutrienti. A occhio nudo è difficile percepire il movimento del Physarum perché è molto lento: solo una ripresa accelerata può mostrare come la “muffa” allunghi i suoi pseudopodi in ogni direzione alla ricerca di qualcosa da mangiare. È per questo che si chiama polycephalum, parola che significa “molte teste”; in effetti è impossibile stabilire dove comincia e dove finisce questo strano organismo. Con le sue mille braccia, Physarum esplora l’ambiente e, quando trova del cibo, lo avvolge per assorbirlo un frammento alla volta.
Questa “muffa” è poco esigente in termini di cibo e di spazio, qualche fiocco d’avena e un ambiente buio e umido sono tutto quel che le serve per prosperare anche in laboratorio. Physarum è tra gli organismi più studiati tra le provette, se ne osservano i movimenti e… l’intelligenza. Una particolare forma di intelligenza, dato che questo organismo non ha un sistema nervoso né tantomeno un cervello. In cosa consiste, quindi, la sua mente? Physarum reagisce agli stimoli esterni, e qui niente di eccezionale, dato che anche i batteri ne sono capaci, ma è anche in grado di ricordare, decidere e insegnare. Qualche esempio.