Virus è una parola latina che significa veleno. I virus sono agenti patogeni (fanno ammalare) ma non si nutrono, non respirano, non si muovono e non si riproducono autonomamente. Ma allora, che vita è? Nessuna, i virus tecnicamente non sono vivi. Per esistere devono necessariamente entrare dentro altri organismi, per questo i virus sono il parassita supremo. Non c’è essere vivente immune all’attacco dei virus, nemmeno i batteri.
Un virus è un breve filamento di materiale genetico (DNA o RNA) racchiuso in una scatoletta fatta di proteine che si chiama capside, la cui forma varia da un tipo di virus all’altro. Il capside del virus del morbillo ha forma sferica, quello dell’influenza (adenovirus) è un solido a venti facce (icosaedro), quello della poliomielite e il coronavirus sembrano palline pelose, i virus che infettano i batteri (i batteriofagi) hanno la forma di navicelle spaziali con tanto di zampette per l’atterraggio. Strutture diverse ma tutte minuscole: il virus più grande ha un diametro di 300 nanometri, quindi una fila di 3.000 di questi giganti sarebbe lunga 1 millimetro. Quello più piccolo misura appena 20 nanometri, per fare un millimetro bisognerebbe metterne 50.000 uno dietro all’altro.
I coronavirus sono una famiglia di virus che attacca il sistema respiratorio. Sono sferici con la superficie ricoperta di punte a forma di coroncina, da qui deriva il loro nome. Alcuni sono poco pericolosi e possono provocare un semplice raffreddore, altri invece causare malattie più serie. I coronavirus colpiscono molte specie animali, quelli che infettano gli esseri umani sono, per il momento, sette.