Se l’universo si sta espandendo, è naturale pensare che, se potessimo riavvolgere alla stessa velocità il nastro dell’espansione tutta la materia che compone l’Universo tornerebbe a formare l’agglomerato originario, densissimo e molto caldo. Questo esperimento di pensiero ha condotto negli anni ’40 il fisico G. Gamow a elaborare la teoria del Big Bang o modello standard, secondo la quale circa 15-20 miliardi di anni fa l’Universo si trovava in uno stato di densità e temperatura elevatissima, concentrato in uno spazio infinitesimo. A un tempo infinitesimo iniziò a espandersi a enorme velocità diminuendo temperatura e densità, fino ad assumere le dimensioni e l’aspetto odierno. Tale modello consente di spiegare diverse osservazioni, tra le quali: l’abbondanza presente nell’Universo di nuclei atomici più leggeri (idrogeno, elio, deuterio e litio) e l’esistenza di una radiazione cosmica di fondo.