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Dobbiamo aggiungere un'altra riga alla tavola periodica?

10 febbraio 2025
2 min di lettura
10 febbraio 2025
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Cosa potrebbe succedere se riuscissimo a produrre nuovi elementi che superano quelli conosciuti, come l’uranio? Questa è la domanda che guida la ricerca di scienziati all’avanguardia nel campo della chimica e della fisica nucleare. La creazione di nuovi elementi superpesanti, come il livermorio (elemento 116) e l’ipotetico elemento 120, non è solo una questione di aggiungere nuovi numeri alla tavola periodica, ma potrebbe anche aumentare le nostre conoscenze della materia e di come l’universo è composto. Recentemente, i ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory hanno raggiunto un traguardo importante: per la prima volta hanno prodotto e studiato il livermorio, un elemento superpesante con il numero atomico 116. Questo successo è il risultato di un esperimento complesso che ha coinvolto un acceleratore di particelle, il Cyclotron da 88 pollici, e l’utilizzo di un fascio di ioni di titanio (50 Ti) per bombardare un bersaglio di plutonio-244 (244 Pu). Questa reazione ha prodotto ioni di livermorio, che sono stati separati da altri prodotti della reazione e analizzati. L’esperimento ha dimostrato che la creazione di elementi superpesanti è possibile con il fascio di titanio segnalando che stiamo raggiungendo i limiti della materia conosciuta. Il livermorio, come altri elementi superpesanti, è altamente instabile e si disintegra molto rapidamente. Tuttavia, il suo studio potrebbe aiutarci a comprendere meglio come creare e stabilizzare elementi più pesanti, come l'elemento 120 (unbinilium), che si pensa possa appartenere a una nuova riga della tavola periodica. Gli scienziati sono particolarmente interessati all’elemento 120 perchè potrebbe essere il primo elemento a entrare in quella che viene chiamata “isola di stabilità”. Questo elemento, se stabilizzato, potrebbe avere impatti enormi sul futuro della ricerca e rivelare nuovi aspetti della fisica nucleare. Purtroppo ogni tentativo richiede giorni di esperimenti come nella ricerca sul livermorio, dove in 22 giorni sono stati prodotti solo due atomi. In conclusione, se riuscissimo a creare l’elemento 120, potrebbe essere il primo passo verso una nuova era della chimica e della fisica, dove la stabilità degli elementi superpesanti sarebbe finalmente compresa e controllata. Questo non è solo un passo avanti nella scoperta scientifica, ma anche un invito a ripensare tutto ciò che sappiamo sulla materia e sull'universo.

A cura di Jacopo Buonocore e Marco Monterisi, 3L, Liceo Scientifico Vittorio Veneto - Milano