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L’albero dei fulmini

15 aprile 2025
3 min di lettura
15 aprile 2025
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Nelle foreste pluviali di Panama, gli scienziati hanno scoperto che l'albero della specie Dipteryx oleifera non solo sopravvive ai fulmini, ma li utilizza a suo vantaggio. Mentre i fulmini sono spesso visti come distruttivi per le foreste, uccidendo o danneggiando gli alberi, questa specie sembra prosperare dopo tali eventi. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista New Phytologist, i fulmini danneggiano le piante attorno a Dipteryx oleifera e le liane parassite che vi si aggrappano, mentre l'albero stesso rimane illeso. Lo studio ha osservato che mentre molti grandi alberi vengono uccisi dai fulmini, Dipteryx oleifera non mostra danni. Nelle foreste tropicali, i fulmini rappresentano una delle principali cause di mortalità degli alberi, soprattutto tra gli alberi più grandi e antichi, che svolgono un ruolo cruciale nell'immagazzinamento del carbonio e nel supporto della biodiversità. La comprensione di come i fulmini modellano la struttura e la composizione delle specie forestali potrebbe fornire informazioni sulla resilienza di questi ecosistemi di fronte ai cambiamenti climatici. Per tracciare i punti esatti in cui cadevano i fulmini, i ricercatori hanno sviluppato un sistema di rilevamento ad alta risoluzione con una serie di antenne in tutto il Panama centrale. Combinando questi dati con rilevamenti sul campo e immagini di droni, il gruppo ha potuto individuare l'area forestale colpita e monitorare le condizioni degli alberi nel tempo. Le osservazioni hanno rivelato che la Dipteryx oleifera si distingue come specie che mostra costantemente danni minimi o nulli dopo essere stata colpita da un fulmine. Analizzando decenni di dati relativi a parcelle di alberi, i ricercatori hanno scoperto che vivere vicino a una Dipteryx oleifera rappresenta un pericolo quantificabile per gli altri alberi, che hanno una probabilità significativamente maggiore di morire rispetto a vivere vicino a qualsiasi altro grande albero vecchio nella foresta. In media, ogni fulmine ha ucciso più di 2 tonnellate di biomassa arborea circostante e quasi l'80% delle liane che infestavano la chioma di Dipteryx oleifera. Gora ipotizza che la resistenza ai fulmini di questi alberi derivi dalla loro struttura fisica. Studi precedenti suggeriscono che l'albero abbia un'alta conduttività interna, che consente alla corrente del fulmine di fluire senza accumulare calore dannoso, simile a un filo elettrico ben isolato. Grazie alle sue grandi dimensioni, fino a 40 metri di altezza, e alla sua longevità secolare, si stima che un singolo albero di Dipteryx oleifera venga colpito almeno cinque volte dopo aver raggiunto la maturità, e ogni colpo contribuisce a eliminare viti e concorrenti, aprendo la chioma e favorendone la crescita. I ricercatori stimano che essere colpiti da un fulmine potrebbe comportare un aumento di 14 volte della produzione di semi nel corso della vita dell'albero, conferendo alla specie un notevole vantaggio riproduttivo. Queste scoperte potrebbero applicarsi anche ad altre specie arboree, in particolare in comunità vegetali dominate da alberi distanziati, come boschi o foreste rade. Gli alberi alti sono probabilmente bersagli primari dei fulmini e alcuni sopravvivono agli incendi boschivi, diventando bersagli ancora più probabili per i fulmini. Questi alberi possono sopravvivere per secoli.