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Sorpresa d’autunno

03 ottobre 2024
2 min di lettura
03 ottobre 2024
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Sapete cosa è una Kreutz sungrazer? Probabilmente no ma tra pochi giorni potrete vederne una sfrecciare nel cielo notturno. Le comete radenti di Kreutz sono un tipo di comete non periodiche, cioè passano una sola volta vicino al Sole, si fanno vedere e poi spariscono per sempre. È molto probabile che le Kreutz sungrazers siano figlie di una unica enorme cometa che si è sbriciolata centinaia di anni fa, anzi, si chiamano così proprio perché l’astronomo tedesco Heinrich Kreutz intuì per primo l’origine comune di questi corpi celesti. Nel mese di ottobre del 2024, uno di questi frammenti, scoperto soltanto un mese prima da un osservatorio alle Hawaii, volerà vicino al sole, svilupperà una coda di gas e sarà visibile dalla Terra. La cometa si chiama C/2024 S1 (ATLAS), un nome complicato che ne descrive le caratteristiche.

La lettera C indica che è una cometa non periodica, cioè che passa e va. Le comete periodiche, come la famosissima Halley, orbitano intorno al Sole, compiono giri lunghissimi ma ritornano con cadenza regolare: la cometa di Halley, per esempio, si fa vedere dalle nostre parti ogni 76 anni. Le periodiche provengono dallo spazio profondo, dalla Nube di Oort, un ammasso di comete di varie dimensioni che circonda il nostro sistema solare: per dare un’idea delle distanze, la Nube dista dal Sole 2.400 volte la distanza tra la nostra stella e Plutone.

2024 S1 significa che la cometa è stato il primo oggetto (1) scoperto a settembre (S) del 2024.

ATLAS è l’osservatorio che ha visto per primo la cometa.

Quando e come vedere la cometa? C/2024 S1 (ATLAS) raggiungerà la massima luminosità il 28 ottobre. Durante il suo perielio, il punto più vicino al Sole, la cometa potrebbe essere più luminosa di Venere, quindi perfettamente visibile a occhio nudo. Sarà meglio andare in un luogo poco illuminato e con l’orizzonte libero, meglio se in montagna o in spiaggia al mare. Bisogna anche sperare che il cielo sia sgombero di nubi, questo, però, lo sapremo solo quando ci prepareremo a vivere questa meravigliosa esperienza astronomica. Intanto incrociamo le dita.