Per il poeta latino Catullo era l’animaletto domestico della sua fidanzata, invece per le nostre città è da sempre una presenza allegra e cinguettante: è il passero domestico, o meglio, era. Il canto allegro del passerotto un tempo risuonava nelle città e nelle campagne d'Europa. Oggi, questo piccolo uccello è diventato sempre più raro, con un calo stimato tra i 600 e i 900 milioni di esemplari negli ultimi 40 anni.
Le cause di questa preoccupante scomparsa sono diverse e complesse. C’è certamente l'uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti nell'agricoltura intensiva. C’è poi la perdita di habitat naturali, infatti, l'urbanizzazione e la trasformazione del territorio rurale hanno portato alla carenza di posti sicuri per la nidificazione e il riposo. Alcuni studi suggeriscono che anche la predazione da parte dei gatti domestici e la concorrenza con altre specie di uccelli potrebbero aver contribuito al declino del passero domestico. I passeri che vivono in città poi risentono dell’inquinamento che può indebolire il loro sistema immunitario, rendendoli più vulnerabili alle malattie e riducendo il loro successo riproduttivo. Infine i cambiamenti climatici, con l'aumento delle temperature e l'alterazione delle stagioni, creano ulteriori difficoltà per la sopravvivenza di questi piccoli uccelli. La scomparsa del passero domestico è un campanello d'allarme per la salute dell'ambiente in Europa. È importante attuare misure concrete per contrastare questo declino, come la promozione di pratiche agricole più sostenibili, la creazione di aree verdi e la riduzione dell'inquinamento atmosferico. La tutela di questo piccolo uccello è fondamentale per mantenere la biodiversità e l'equilibrio degli ecosistemi naturali. Ma cosa possiamo fare nel concreto ogni giorno per aiutare i passerotti? Possiamo offrire loro cibo, si nutrono di granaglie, posizionando mangiatoie e abbeveratoi, utili soprattutto in estate. Possiamo sostenere le organizzazioni per la conservazione che propongono progetti specifici per la conservazione della specie. Insieme, possiamo invertire la rotta e garantire un futuro a questo iconico uccello che fa parte del nostro patrimonio naturale e culturale.