Una recente spedizione a bordo della nave rompighiaccio tedesca Polarstern ha portato a un’inaspettata scoperta che si celava sotto la piattaforma di Filchner, nel mare di Weddell. Mentre la squadra di ricerca della Polarstern era intenta a studiare i legami chimici tra le acque superficiali e il fondale marino attraverso l’impiego di una telecamera speciale, il biologo marino Autun Purser ha notato la presenza di numerosi nidi circolari appartenenti al pesce ghiaccio di Giona (Neopagetopsis ionah), situati a circa 500 metri sotto il ghiaccio della piattaforma.
I ricercatori hanno continuato le osservazioni, ispezionando il fondale chilometro dopo chilometro, e si sono accorti che un’enorme nursery che si espandeva sotto i ghiacci del mare di Weddell. Hanno così scoperto una colonia milioni di volte più grande di qualunque altra, che conta un nido ogni quattro metri quadrati, su un totale di 240 chilometri quadrati (il comune di Milano ha una superficie di 180 chilometri quadrati, giusto per avere un’idea). I nidi attivi contati in totale sono risultati circa 60 milioni, ma la cosa che più sorprende è che ogni nido può contenere circa 1.700 uova.
Questa straordinaria scoperta, pubblicata sulla rivista Current Biology, ha fatto sorgere moltissime domande sui motivi che hanno portato questa colonia a essere così estesa. Probabilmente, hanno affermato i ricercatori, è una zona con facile accesso al plancton; oppure la temperatura dell’acqua è leggermente più calda e quindi più favorevole. Sebbene non sia da escludere l’esistenza di altre colonie più piccole, la scelta di riunirsi in una vastissima colonia, con il rischio di perdere individui a causa di eventuali alterazioni ambientali, potrebbe rendere estremamente vulnerabile la specie.