585288480

Creato enzima che digerisce la plastica

16 aprile 2020
1 min di lettura
16 aprile 2020
1 min di lettura

Il polietilene tereftalato, noto come PET, è una delle plastiche più utilizzate, per esempio per realizzare bottiglie e flaconi. Il riciclo di questo polimero, che impiega diverse centinaia di anni a degradarsi se disperso in natura, comporta una perdita di proprietà meccaniche, ostacolando l’effettivo riciclo del PET. Dal riciclo del PET  è ossibile ottenere fibre per fabbricare tappeti o abbigliamento sintetico, ma non nuove bottiglie. Carbios, azienda impegnata nello sviluppo di nuove soluzioni finalizzate a reinventare il ciclo di vita della plastica e dei polimeri tessili, ha annunciato la scoperta di un nuovo enzima, in grado di digerire la plastica e consentire di ricavarne nuovamente PET di qualità elevata. La scoperta, effettuata in collaborazione con l’Istituto per le biotecnologie di Tolosa, è stata descritta nell’articolo An engineered PET-depolymerase to break down and recycle plastic bottles, pubblicato su Nature. Il nuovo enzima “mangia-plastica”, ovvero una proteina che ha il compito di favorire una reazione biochimica, è di origine batterica. Per ottenerlo ricercatori hanno inizialmente vagliato migliaia di microrganismi, compreso uno presente nel compost di foglie, scoperto per la prima volta nel 2012. Quest’ultimo si è rivelato il migliore, quindi i ricercatori lo hanno modificato per migliorarne la capacità di scomporre il PET.
L’utilizzo di questo enzima fa sì che il PET riciclato biologicamente presenti le stesse proprietà del PET petrolchimico, contribuendo così al concetto di economia circolare di questo materiale plastico. Carbios ha annunciato l’intenzione di mirare al riciclaggio su scala industriale entro cinque anni.