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Qualunque organismo ha bisogno di energia per vivere. L’energia è legata a tutte le attività umane: quando pensiamo o ci muoviamo utilizziamo l'energia immagazzinata nel nostro corpo e tutti gli oggetti che ci circondano o di cui facciamo uso hanno bisogno di energia per funzionare o ne hanno avuto bisogno per essere costruiti; l’energia illumina e riscalda le nostre case, ci permette di spostarci, alimenta gli strumenti con i quali produciamo il cibo e così via.

L'energia è ormai diventata una compagna inseparabile dell'uomo, che la utilizza in ogni momento della sua giornata e in tutte le sue attività. Per assicurarsi la possibilità di usufruire di questa risorsa in modo semplice, stabile e continuo, l'uomo ha dovuto applicarsi in studi e ricerche per molto tempo, e solo negli ultimi decenni del diciannovesimo secolo è riuscito, in molte nazioni ma non in tutte, a predisporre "sistemi energetici" che assicurano la qualità e le quantità di energia necessaria allo sviluppo. Con il termine "sistema energetico" si è soliti indicare l'insieme dei processi di produzione, trasformazione, trasporto e distribuzione di fonti di energia. I sistemi energetici sono normalmente estremamente complessi e richiedono competenze in tutti i campi della scienza per poter essere costruiti e gestiti. Infatti, tanto è semplice utilizzare l'energia che ci viene messa a disposizione in casa (premiamo un pulsante e si accende una luce), quanto è difficile e complesso produrre quell'energia e portarla fin dentro le nostre case.

Distribuzione e trasformazione

La produzione delle fonti di energia attualmente più utilizzate (i combustibili fossili) è concentrata nel sottosuolo di pochi Paesi, molto spesso distanti dai Paesi che la consumano. E' necessario quindi trovare e portare in superficie la fonte di energia e stabilire opportuni accordi tra Paesi produttori e consumatori di energia in modo da assicurare a questi ultimi una fornitura stabile e duratura delle fonti fossili. 

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Energia ieri e oggi

La storia dell'uomo è stata sempre caratterizzata dalla ricerca di nuove fonti d'energia: inizialmente per garantirsi la sopravvivenza, poi per migliorare il proprio tenore di vita. In origine l'energia era costituita dal lavoro muscolare, spesso fornito dagli schiavi e dagli animali da soma; successivamente venne sfruttata l'energia eolica (mulini a vento) e idraulica (ruote ad acqua e macchine similari).

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L'importanza dell'energia nella società moderna ha portato l'uomo non solo a creare complessi "sistemi energetici", ma anche a porsi il problema di misurare quanta energia egli consuma ogni anno e di capire da quale fonte la ricava e da quale Paese la importa.

A questi problemi l'uomo ha risposto utilizzando apposite unità di misura dell'energia e uno schema di rappresentazione dei flussi di energia che entrano in un Paese e vengono utilizzati dai diversi settori di utenza nell'arco di un anno, il Bilancio Energetico Nazionale.

Il bilancio energetico nazionale

Come tutti i bilanci, anche il bilancio energetico raccoglie informazioni sulle entrate e sulle uscite, in questo caso di energia. Quello nazionale è il bilancio energetico più famoso e utilizzato e consiste in una raccolta di informazioni su come viene prodotta l'energia e su come viene utilizzata in un Paese nell'arco di un anno.

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Informazioni ricavabili dal BEN

Il Bilancio Energetico Nazionale viene preparato ogni anno. In questo modo è possibile confrontare i consumi di energia nei diversi anni analizzando la diversa provenienza delle fonti (se importata o di produzione nazionale), la diversa composizione (quali fonti energetiche si sono utilizzate) e l'andamento dei consumi nazionali (se crescono o diminuiscono).

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Usi finali di energia 

Come impiega un Paese la disponibilità annuale di fonti energetiche primarie? Ce lo dice la seconda parte del BEN, che contiene i dati sugli impieghi (o usi) finali di energia.
Gli usi finali di energia sono rappresentati dai consumi di energia delle famiglie e delle imprese (escluse ovviamente le imprese che producono energia elettrica da destinare agli usi finali). 

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L'energia è elemento indispensabile per garantire il benessere e lo sviluppo del pianeta. Senza un regolare afflusso d'energia, città, industrie, trasporti e infrastrutture si fermerebbero. Peraltro, la crescita delle economie e dei consumi mondiali nel XX secolo si è finora basata principalmente sullo sfruttamento dei combustibili fossili: prima carbone, poi petrolio e gas naturale. Queste fonti energetiche non sono però rinnovabili, ma destinate in futuro ad esaurirsi. Inoltre queste fonti energetiche emettono sostanze inquinanti durante la combustione, anche se in quantità molto diverse a seconda del combustibile utilizzato.

Impatti e tutela dell’aria 

Tra le più importanti sostanze si possono ricordare gli ossidi di carbonio (COx), gli ossidi di zolfo (SOx), gli ossidi di azoto (NOx), i composti organici volatili (COV) e i particolati solidi totali (PST). Questi inquinanti possono provocare danni alla salute umana e all'ambiente se superano determinate concentrazioni nell'aria. 

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Le sfide delle rinnovabili

Circa l’80% dell’energia che il mondo utilizza proviene dai combustibili fossili, fonti preziose ma non rinnovabili. Proprio per questa ragione diventa necessario sviluppare ed incrementare le energie rinnovabili, ma per farlo occorre superare alcune questioni spinose. Innanzitutto, occorre riuscire a produrre energia dalle fonti rinnovabili in modo economico e competitivo rispetto alle tradizionali fonti energetiche. 

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Con la locuzione “transizione energetica” si intende il passaggio verso economie sostenibili, attraverso l’uso di energie rinnovabili, l’adozione di tecniche di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile. La transizione energetica è un processo che ha accompagnato l’uomo fin dalla sua nascita e ha consentito lo sviluppo e il progresso della civiltà umana.

Che cosa si intende per “transizione energetica”?

Vi sono due elementi fondamentali che caratterizzano una transizione energetica. Il primo è che si tratta di un processo complesso e che finora ha richiesto tempi lunghi, poiché comporta cambiamenti strutturali nella modalità di produzione e utilizzo dell’energia. Il secondo punto riguarda l’impatto della transizione energetica sullo sviluppo economico, sulla qualità della vita, sull’organizzazione sociale e sull’ambiente. 

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Un po’ di storia

Le transizioni energetiche da sempre accompagnano la storia dell’uomo. Si tratta di un processo continuo e i limiti temporali fra una transizione e l’altra non sono sempre facili da individuare. Per questo motivo viene qui riportata la classificazione di Vaclav Smil, uno studioso della storia dell’energia che ha individuato quattro transizioni energetiche epocali.

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All’origine della transizione energetica: i mega-trend

Lo sviluppo del sistema energetico è guidato da grandi forze di crescita e cambiamento, che modificano e modellano l’intera organizzazione sociale e il sistema di produzione, e che orientano la coscienza collettiva e le principali scelte di imprenditori, consumatori e decisori politici. Queste forze sono definite mega-trend. Sono i mega-trend a guidare la nuova transizione energetica e i suoi tempi.

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Energia sostenibile per tutti, la sfida del secolo 

Tra i mega-trend che oggi guidano la transizione energetica, tre emergono per rilevanza e impatto:

  • Mitigazione del fenomeno del cambiamento climatico. 
  • Accesso all’energia e lotta alla povertà energetica.
  • Crescita della popolazione mondiale

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Il sistema energetico

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Energia Junior

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