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Ninna nanna ragno

10 ottobre 2022
3 min di lettura
10 ottobre 2022
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Ci sono ragni che tessono la classica ragnatela, quella che tutti conosciamo, per catturare le prede. Ce ne sono altri che usano la tela per foderare un buco nel terreno, per costruire una tana comoda e imbottita. Altri ancora usano la seta come una rete da pesca. I ragni acquatici ne fanno bombole e campane per respirare sott’acqua. I ragni saltatori, detti anche salticidi, invece non fanno nulla di tutto questo: si chiamano saltatori perché tendono un agguato e aggrediscono la preda saltandole addosso, un balzo preciso e fulmineo, proprio come fanno i felini. I salticidi sono generalmente di piccole dimensioni e hanno occhi grandi perché affidano alla vista eccezionale la capacità di individuare e catturare la preda. Sono gli unici ragni in grado di muovere gli occhi come facciamo noi: gli altri ragni hanno occhi fissi, immobili, come un paio di occhiali. Per direzionare e correggere la traiettoria del salto, i salticidi usano un sottile filo di seta e con lo stesso filo costruiscono piccoli ripari o dondoli che agganciano alle foglie, ai sassi e ai rametti per trascorrere la notte. Una notte lunga e piena di sogni…

In che senso? I ragni sognano? Una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) sostiene che i salticidi della specie Evarcha arcuata, un ragnetto saltatore lungo 6 millimetri, sognano, forse, proprio come noi. La scoperta affascinante è stata casuale, come succede spesso con i fenomeni più curiosi. La ricercatrice Daniela Rößler dell’Università di Costanza, in Germania, osservava una piccola squadra di ragni chiusi in un vasetto attraverso una telecamera notturna munita di lenti di ingrandimento. Analizzando i filmati, si è accorta che durante la notte, i ragni appesi al coperchio stiracchiavano le zampe, muovevano la testa e l’addome e, sorpresa, anche gli occhi. Cioè come in una specie di sonno REM.

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Primo piano degli occhi mobili di un ragno appartenente alla famiglia dei Salticidae.

Il sonno REM, sigla che deriva dai termini inglesi Rapid Eye Movement (movimenti rapidi degli occhi) è una fase del sonno durante la quale muoviamo involontariamente il corpo e gli occhi e coincide con la produzione dei sogni. È una fase che ha una durata breve e con un’intensa attività del cervello impegnato nel restituirci le immagini, le sensazioni e le emozioni dei sogni. Ma come possiamo essere certi che anche i movimenti dei ragnetti addormentati corrispondano a una fase REM simile alla nostra?

Molti studi precedenti hanno dimostrato che noi umani non siamo gli unici sognatori. Chi ha un cane o un gatto sa che durante il sonno i nostri animali da compagnia muovono gli occhi e il corpo e a volte emettono suoni, abbaiano, miagolano… Sanno sognare tutti i mammiferi, gli uccelli e probabilmente anche i rettili. Polpi e pesci probabilmente sognano quindi, perché non potrebbero farlo anche i ragni? Le ricerche proseguono, servono molte osservazioni e misurazioni delle attività cerebrali dei ragni addormentati. Uno studio che aiuterà a capire meglio anche il nostro sonno. Forse un giorno sapremo se anche i ragni sono in grado di sognare ma una domanda resterà sempre senza risposta: che cosa sognano?

A cura di Andrea Bellati