Le stelle nascono, vivono e muoiono come gli esseri viventi; solo che lo fanno su scale di tempo così lunghe da sembrarci eterne e immutabili. Così, volendone studiare il ciclo vitale non resta che ipotizzare un’evoluzione simile per tutte le stelle e prendere un vasto campione di oggetti a diversi stadi. Un po’ come osservare un neonato, un adulto e una persona anziana per studiare il ciclo dell’uomo. Perché le stelle evolvono? Per tutta la sua vita una stella deve fare i conti con lo scontro titanico tra le due forze principali che la governano. Se si modificano alcune condizioni e una riesce a prevalere sull’altra l’equilibrio si rompe, generando reazioni a catena che modificano la struttura stellare e che portano a una nuova condizione di equilibrio. In questo modo, l’evoluzione di un astro è costellata da lunghe fasi di stabilità alternate a brevi intervalli di instabilità in cui avvengono i principali cambiamenti evolutivi. Il fattore chiave da cui dipende lo sviluppo di una stella è la sua massa. Maggiore è la quantità di materia, maggiore è la pressione necessaria a contrastare il collasso e quindi maggiore è la quantità di combustibile bruciato. Di conseguenza le stelle più grandi sono più luminose di quelle di piccola massa, ma vivono anche molto meno.