Molte grotte carsiche, scavate in roccia, contengono ghiaccio al loro interno, in quantità che possono essere anche importanti. Non vanno quindi confuse con le grotte nel ghiaccio, interamente formate all’interno di un ghiacciaio. La parte più superficiale di ogni ghiacciaio è attraversata da numerose fratture, attraverso le quali l’acqua di superficie può infiltrarsi e scorrere all’interno del ghiacciaio. L’acqua liquida è ovviamente più calda del ghiaccio con cui viene a contatto, e ne determina la fusione, creando un sistema di vuoti, cunicoli, pozzi, gallerie, del tutto simile ai sistemi di grotte in roccia: la differenza è che le grotte in roccia sono create da processi chimici (dissoluzione del calcare), mentre le grotte nel ghiaccio si formano per un processo fisico (fusione del ghiaccio). La formazione delle grotte nel ghiaccio è molto rapida, e può essere osservata, per così dire, in “tempo reale”: le cavità si formano e si modificano nel corso di poche settimane, o pochi giorni, e questo offre l’opportunità di comprendere forme analoghe sviluppate, in tempi molto più lunghi, in roccia.