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La musica della pelle d’oca

26 agosto 2024
1 min di lettura
26 agosto 2024
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Quel che un tempo era una risposta dell’organismo per difenderci dal freddo, ora è la manifestazione di un’onda emotiva. Ma cosa è la pelle d’oca?

Perché viene la pelle d’oca quando ascoltiamo una canzone? Si tratta di una esperienza che provano in molti ma non è comune a tutti: secondo una ricerca pubblicata sulla rivista “The Conversation”, un terzo della popolazione del pianeta non percepisce il brivido lungo la schiena quando ascolta un brano musicale particolarmente amato. La pelle d’oca è una reazione dell’epidermide al freddo: i vasi sanguigni periferici si contraggono per non disperdere eccessivo calore, i minuscoli muscoli piloerettori tirano i peli e li sollevano per creare una barriera protettiva. Certo, da quando abbiamo inventato gli indumenti e abbiamo perso gran parte della pelliccia, questa reazione fisiologica rappresenta più che altro un ricordo del nostro passato evolutivo che però si è riadattato come manifestazione degli stati emotivi.

Cosa ci rende così sensibili alla musica e perché alcuni invece non rabbrividiscono? I ricercatori associano la capacità di provare la pelle d’oca a coloro che hanno una personalità aperta a nuove esperienze e un'immaginazione attiva; i brividi scuotono la pelle di coloro che sono curiosi e apprezzano la varietà delle cose. La musica non è il solo stimolo che scatena emozioni e brividi: molti rabbrividiscono anche davanti a un dipinto, a una scultura oppure ammirando un tramonto o un paesaggio mozzafiato. Secondo i ricercatori che hanno misurato l’attività elettrica della pelle in un gruppo di persone mentre ascoltavano varie pezzi musicali, i brividi partono in corrispondenza di variazioni nel ritmo e nella melodia, come l’assolo di uno strumento, l’entrata di un coro, o l’acuto di un cantante. C’è poi tutto l’aspetto legato ai ricordi che la musica solletica e spesso riporta alla memoria intonsi: ma questo è un altro campo ancora tutto da approfondire.