Insieme alla cicatrice a forma di fulmine, gli occhiali caratterizzano il personaggio di Harry Potter, il maghetto protagonista della fortunata serie di libri e di film. Henry era miope? Probabilmente sì, come molti, troppi suoi coetanei che vivono nel mondo reale. Uno studio pubblicato sul British Journal of Ophthalmology analizza la diffusione della miopia nei bambini e negli adolescenti dal 1990 fino al 2050. La ricerca, che ha coinvolto oltre 5,4 milioni di partecipanti in 50 Paesi, evidenzia un significativo incremento della miopia tra i giovani, passata dal 24,32% nel 1990 al 35,81% nel 2023, con una proiezione del 39,8% dei bambini entro il 2050. Il fenomeno colpisce in particolare le città, gli adolescenti e gli studenti delle scuole superiori. Gli esperti sottolineano la necessità di promuovere stili di vita sani, che includano attività all’aperto e una riduzione del tempo trascorso davanti agli schermi. Trascorrere del tempo in spazi ampi, infatti, invita necessariamente a guardare lontano, a mettere a fuoco oggetti, persone e animali posti a distanze diverse. Questo costituisce un esercizio molto utile per rinforzare i muscoli che rendono possibile la messa a fuoco e i movimenti dell’occhio. Fissare uno schermo, inoltre, induce una diminuzione dei battiti delle ciglia, così importanti per idratare e lubrificare la superficie della cornea che, ricordiamo, è l’unico tessuto del corpo umano non irrorato dal sangue. Le cellule della cornea, infatti, ricevono le sostanze nutritive dal velo di lacrime che le bagna. La miopia è un errore di rifrazione che rende difficile vedere gli oggetti lontani. Questo accade perché il bulbo oculare è più lungo del normale, impedendo alla luce di focalizzarsi correttamente sulla retina. Gli esami oculistici regolari sono essenziali per diagnosticare e trattare la miopia precocemente. I genitori, gli insegnati e gli operatori sanitari dovrebbero essere consapevoli dei segni di miopia nei bambini, come strizzare gli occhi per vedere a distanza o avvicinare oggetti al viso.