Lo stato dei fiumi e dei laghi italiani a febbraio 2023 sembra quello già visto durante la torrida e secca estate del 2022. Secondo il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per l’Italia il 2022 è stato l’anno più secco dal 1800. Il Po è oltre tre metri sotto il livello consueto, nelle immagini riprese dai satelliti le anse del Grande Fiume compaiono già piene di sabbia e spuntano ovunque isolotti. Non stanno meglio i laghi: il riempimento del Lago di Garda è del 35% rispetto al “normale”, quello del Lago Maggiore è del 38%, il Lago di Como è ridotto a un quinto. La mancanza d’acqua registrata a partire dai primi mesi dell’anno non fa ben sperare per un miglioramento della situazione nei mesi estivi. Si temono gravi ripercussioni in agricoltura e nella produzione di energia idroelettrica. Manca anche la neve che, insieme ai ghiacciai, alimenta i fiumi: nel corso dell’ultimo secolo la durata del manto nevoso sulle Alpi si è accorciata di circa un mese. E senza una primavera con le cime innevate, la mancanza di acqua in pianura sarà enorme.