Orbital Marine Power, sviluppatore scozzese della tecnologia leader mondiale per le turbine mareomotrici galleggianti, ha lanciato con successo Orbital O2, una turbina da 2 MW che sfrutta le correnti fluviali e di marea. O2 è stata messa in acqua ieri nel porto di Dundee, trasferendola dalla banchina di Forth Ports nel fiume Tay attraverso una chiatta sommergibile. Da qui sarà rimorchiata fino alle Isole Orcadi per la messa in servizio e quindi il collegamento all’European Marine Energy Centre (EMEC).
O2 è attualmente la più potente turbina della sua categoria ad entrare in funzione. Per vederla all’opera, però, è necessario attendere ancora qualche giorno. La costruzione della turbina O2 -iniziata nella seconda metà del 2019, è tutta made in UK, dalla lavorazione dell’acciaio scozzese fino produzione delle ancore nel Galles e delle pale nel sud dell’Inghilterra. L’impianto è costituito da uno scafo tubolare galleggiante in acciaio, ormeggiato tramite ancore al fondale. Due rotori subacquei sono connessi al corpo tramite altrettante braccia che possono essere sollevate in superficie in caso di manutenzione. Grazie allo sfruttamento delle energia mareomotrice, una singola turbina ha la capacità di generare elettricità a sufficienza per soddisfare la domanda di circa 2.000 case, risparmiando ogni anno l’immissione in atmosfera di circa 2.200 tonnellate di CO2.