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Guida didattica sulle mappe mentali

Per un uso efficace delle mind map in ambito didattico

Questa guida ha lo scopo di fornire alcuni spunti metodologici utili nell’utilizzo degli organizzatori grafici e, specialmente, delle cosiddette mind map in ambito didattico.

Lo stimolo per produrre e diffondere questa guida arriva dall’evidenza scientifica di come le tecniche di organizzazione visuale del pensiero abbiano una marcia in più nella contestualizzazione e nella spiegazione di molti fenomeni attuali, come quelli connessi con le variazioni del clima, con le nuove sfide dell’economia circolare, o con le criticità dei sistemi di approvvigionamento energetico.

La complessità e la multidisciplinarità che caratterizzano queste problematiche contemporanee impongono la necessità di disporre di strategie pratiche per creare percorsi di interpretazione facilmente fruibili per gli studenti.

 

Organizzatori grafici: i benefici di una didattica visuale

Un educatore è sempre alla ricerca di strumenti per aiutare i propri studenti a strutturare le stanze dei loro pensieri nel modo più adeguato, e soprattutto più efficace, per trattare e trattenere nuovi concetti, nuove terminologie, nuove ipotesi: quello che chiamiamo “organizzatore grafico” nasce per fare proprio questo.

Una lezione senza un organizzatore grafico è sempre meno efficace di una che se ne avvale: l’apprendimento, infatti, è una combinazione fra archiviazione delle informazioni e capacità di recuperarle quando necessario/opportuno, e un organizzatore grafico è uno strumento particolarmente efficace nel facilitare entrambe.

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Breve storia delle mind map

I concetti di rappresentazione visiva del pensiero non sono certamente un’invenzione contemporanea. L’uso delle immagini per l’apprendimento e la comunicazione risale a migliaia di anni fa, dalle pitture rupestri a Cáceres (60.000 a.C.) a quelle nel Borneo (50.000 a.C.), passando per l’Egitto antico e tutte le maggiori civiltà della storia.

Pensando a questo radicamento primordiale delle immagini, viene persino naturale chiedersi se il beneficio che traiamo dalle mappe mentali sia direttamente collegato all’importanza evolutiva che la figura ha rispetto al linguaggio.

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Laboratori di mind mapping

Dopo aver approfondito tutti i fondamenti teorici più rilevanti per l’uso didattico degli organizzatori visuali ed aver focalizzato la nostra attenzione sui principi fondanti delle mappe mentali, è giunto il momento di “sporcarsi le mani”, mettendo in pratica le suggestioni che questa ricognizione tematica ci ha offerto.

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Mind map e sfide contemporanee

La natura di molte sfide attuali si presta particolarmente bene ad un approccio didattico come quello che abbiamo tratteggiato. Le istanze contemporanee che, a vario titolo, possono essere ricondotte al clima riuniscono sotto un comune ombrello tematico interrogativi di tipo scientifico, tecnologico, ambientale, sociale, etico ed organizzativo.

Risulta autoevidente come una concettualizzazione non riduttiva e, per sua stessa definizione, sinottica di questi temi possa essere di grande beneficio in ambito scolastico.

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Case study

Affrontare il tema del cambiamento climatico con le mind map.

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I materiali

A completamento del percorso, in questa sezione sono scaricabili: la guida insegnanti completa e un elenco di modelli di mappe mentali, per ricevere la versione editabile scrivere a: eniscuola@eni.com.

PDF 5.24 MB
PDF 1.90 MB